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Storico accordo tra Rescaldina e sindacati per la tutela del lavoro negli appalti

Unico comune italiano oltre a Milano ad aver sottoscritto un protocollo per i sindacati per la qualità e la tutela del lavoro negli appalti comunali

Firma "storica" in piazza Chiesa: nella mattinata di ieri, lunedì 25 giugno, infatti, il sindaco di Rescaldina Michele Cattaneo e i rappresentanti di CGIL, CISL e UIL hanno sottoscritto il "Protocollo di intesa per la qualità e la tutela del lavoro negli appalti di lavori, servizi e forniture del comune di Rescaldina". Il paese guidato dalla lista civica Vivere Rescaldina è il primo comune in Italia a sottoscrivere un documento di questo tenore dopo Milano. 

«Quello che oggi firmiamo è un protocollo importante, tramite il quale vogliamo mettere in atto uno dei punti del nostro programma: il contrasto alla disoccupazione, al lavoro nero ed alle forme precarie di lavoro – ha spiegato il sindaco Michele Cattaneo –. Questo documento impegna il comune ad impostare da qui in poi tutti gli appalti secondo un certo modello e con garanzie che dovrebbero essere la normalità, ma non lo sono. Per arrivare a questa firma siamo partiti dall'esperienza di Milano adattandola ad un comune di dimensioni più piccole: è stato un bel percorso, una di quelle occasioni in cui un sindaco può dire di aver cambiato qualcosa. Per i diritti delle persone che lavorano con il comune di Rescaldina si tratta di un momento fondamentale e i cambiamenti non riguarderanno solo la qualità della vita dei lavoratori, ma anche quella dei servizi erogati: le aziende che avranno punti in più, infatti, saranno aziende di qualità già solo perché possono garantire quanto scritto nel protocollo».

Il protocollo rimarrà in vigore per cinque anni e «nasce da un lavoro avviato da poco più di due mesi all’interno dell’amministrazione per riportare sui giusti binari le procedure – come ha spiegato Gilles Ielo, capogruppo di Vivere Rescaldina e consigliere delegato al lavoro –. Un ringraziamento agli uffici è doveroso: abbiamo chiesto loro un grande sforzo per riprendere quelle buone pratiche che dovrebbero essere la normalità, e la loro collaborazione è stata fondamentale per arrivare ad un accordo importante, che sancisce procedure più chiare e più trasparenti per tutti».

Sono quattro i pilastri fondamentali su cui poggia l'accordo: applicazione del contratto nazionale firmato dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative nel territorio; utilizzo del criterio principale dell'offerta economica più vantaggiosa e non di quello del massimo ribasso; mantenimento delle condizioni economiche, normative e di tutela reale per i lavoratori qualora in caso di appalto cambi il datore di lavoro; istituzione di un osservatorio per il monitoraggio non solo degli appalti, ma anche delle problematiche e di eventuali contenziosi che dovessero emergere. 

Pilastri che fanno del neonato protocollo un modello che le organizzazioni sindacali proveranno a sottoporre «a tutte le amministrazione comunali dell’ovest Milano» ed anche ai privati, in un momento storico in cui «una serie di servizi della pubblica amministrazione – ha evidenziato Jorge Torre, segretario generale della CGIL Ticino Olona – ormai da decenni vengono gestiti con gara d'appalto che, contrariamente a quello che si pensa e nonostante gli ultimi interventi normativi a livello nazionale, spesso portano come conseguenza la continua messa in discussione di trattamenti, regole, orari, retribuzione e addirittura della valorizzazione di professionalità»

Senza dimenticare i risvolti in tema di regolarità, sicurezza, trasparenza e qualità del lavoro come elemento di contrasto alla corruzione ed alle possibili infiltrazioni delle mafie e della criminalità organizzata, e le ripercussioni relative alla sicurezza sul lavoro. «In questo 2018 gli incidenti sul lavoro sono stati tanti e purtroppo in alcuni casi anche mortali – ha sottolineato Giuseppe Oliva, responsabile di zona della CISL di Milano Metropoli –, segnale di una crisi lunga che alla fine ha fatto perdere attenzione al tema della sicurezza che, di fronte ad una anche minima ripresa, ha presentato il conto. Un accordo di questo tipo vuol dire anche mantenere alta l'attenzione sulla sicurezza». 

Già da questa estate il protocollo sarà pienamente operativo. Nei prossimi mesi, infatti, saranno aggiudicati gli appalti relativi ai servizi culturali ed al servizio di pulizia: i primi che avranno come linee guida quelle dettate dal protocollo che da oggi dà il via al "modello Rescaldina".

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 26 Giugno 2018
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