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Presentato ai cittadini il “Murale” dedicato all’acqua

Il progetto MiEs1° è orientato alla riqualificazione urbana di muri, sia pubblici che privati realizzando delle opere di Arte Condivisa su temi di interesse pubblico

Presentato alla città, sabato 9 giugno, il murales di via Binda dedicato all'acqua. 

L’associazione HumanitArs14, che ha promosso e realizzato l’iniziativa attraverso il progetto “MiEs1°” (miesprimo), il Comune di Castellanza che ha patrocinato la manifestazione, l’artista Cristian Sonda che ha realizzato l’opera e il Gruppo CAP, che ha offerto il proprio contributo e sostegno, hanno presentato la conclusione del lavoro artistico a tutta la cittadinanza il 9 Giugno in Via Binda.

Il Murale, iniziato il 24 marzo, è stato eseguito su una storica parete della città, messa a disposizione dall’Amministrazione Comunale, dall’artista Cristian Sonda, su concept dell’Associazione H14, e ha visto il coinvolgimento pittorico dei cittadini, grandi e piccoli.

Il progetto MiEs1° è orientato alla riqualificazione urbana di muri, sia pubblici che privati (su richiesta del proprietario) realizzando delle opere di Arte Condivisa su temi di interesse pubblico. Oltre all’artista che progetta ed esegue l’opera c’è il coinvolgimento attivo dei cittadini, almeno nelle fasi preparatorie e delle stesure iniziali. Ciò può avvenire coinvolgendo le scuole e gli insegnanti nella fase ideativa attraverso la discussione e la scelta di un tema a contenuto sociale, ambientale, territoriale, disegnato con bozzetti dagli studenti e successivamente elaborato dall’artista. Il tema può anche essere d’interesse pubblico ed essere proposto dai cittadini adulti. La fase operativa prevede la direzione dell’artista e di alcuni collaboratori, per la preparazione della parete e la stesura dei colori di fondo.

HumanitArs14 ritiene che l’opera debba sempre contenere un messaggio, il risultato finale non può essere mera rappresentazione d’immagine ma deve suscitare nell’osservatore spunti di riflessione. inoltre si vuole stimolare i cittadini a riappropriarsi di spazi da rivitalizzare, sensibilizzando ciascuno verso la cura e il rispetto del bene comune.

Perché un murale per l’acqua? «Questo murale – spiega l'associazione -, è incentrato principalmente sul messaggio dell’ Acqua come “bene comune”. In esso sono evidenziate positività e problematiche di questa risorsa collettiva, attraverso l’illustrazione di vari scenari. La madre che indica al figlio la fontanella e la signora che annaffia i fiori, mostrano l’elemento acqua come disponibilità di un “bene pubblico” da non sprecare».

«Altre scene evidenziano il tema dell’inquinamento attraverso la rappresentazione di un paesaggio industriale – prosegue l'associazione –, di un non lontano passato, in cui le acque del fiume Olona scorrono colorate dagli scarichi delle fabbriche e sottolineano quanto le speculazioni di alcuni possano provocare situazioni di estremo pericolo per l’uomo e per l’ambiente. Il giovane pescatore mostra infatti all’anziano la mutazione di un pesce appena pescato. L’anziano fissa con nostalgia un paesaggio che è quello della sua gioventù e che speriamo, con l’aiuto delle istituzioni e della popolazione, si possa rivedere presto risanato e riportato alle sue origini».

Cristian Sonda, che da anni lavora su progetti di arte pubblica e di arte partecipata, per la prima volta nell’esecuzione di una sua opera, oltre alla parte figurativa, ha introdotto una parte geometrica e simbolica che fa da introduzione e raccordo tra le varie parti della rappresentazione.

Redazione
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Pubblicato il 11 Giugno 2018
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