Tornano ad accendersi i riflettori sulla "questione sicurezza" a Rescaldina. E lo fanno su impulso di Noi X Rescaldina, con il capogruppo Gianluca Crugnola che durante la seduta consiliare di venerdì 8 giugno ha presentato un'interrogazione ad hoc. 

«Il problema della sicurezza – ha spiegato Crugnola – è tutt'altro che archiviato, tanto che nel bilancio partecipativo sono stati presentati ben quattro progetti sul tema». E proprio partendo da questo presupposto, Noi X Rescaldina ha chiesto alla giunta Cattaneo «se l'amministrazione abbia valutato attività e possibili iniziative volte alla promozione della sicurezza integrata del comune di Rescaldina, […] e quali siano le ipotesi attualmente al vaglio della maggioranza».

«Abbiamo avuto diversi incontri con la Prefettura in cui ci siamo confrontati sulla situazione della sicurezza del nostro paese – ha spiegato il sindaco Michele Cattaneo –, in particolare per quanto riguarda la stazione e le aree boschive. La Prefettura ci ha dato come unica indicazione per incrementare la sicurezza quella di sostituire l'illuminazione pubblica attuale con l'illuminazione a led, soprattutto in quella zone. Per l'area della stazione, poi, abbiamo avuto un incontro anche con Trenord, dal quale è disceso l'impegno della società ad un presidio fisso della stazione in alcune ore del giorno, così che, unendo il presidio dei Carabinieri, la stazione sia un po' più vigilata. Con Trenord abbiamo parlato anche di prendere in comodato d'uso alcune stanze che erano locali di servizio della stazione per assegnarli poi alle associazioni, in modo che zona sia ancora più presidiata e vissuta».

In paese, inoltre, dal 1° giugno c'è un agente in più al Comando di via Matteotti e sta per "sbarcare" una nuova app che mira proprio ad aiutare i cittadini nel rapporto con le Forze dell'Ordine. L'adozione al momento è stata deliberata a titolo sperimentale per un anno, costerà alle casse comunali in tutto 900 euro e sarà messa gratuitamente a disposizione dei cittadini. Si tratta di uno strumento georeferenziato e con varie funzionalità: oltre a garantire gli standard di riservatezza dei dati degli utenti, infatti, ha un sistema di verifica delle segnalazioni sia da parte degli utenti che da parte delle Forze dell'Ordine, che possono confermare o smentire la segnalazione, nonché una gestione in remoto attraverso un cluod che permette di vagliare le segnalazioni individuando i punti critici e quindi programmare servizi mirati. «L'app sarà acquistata a breve – ha sottolineato il primo cittadino – ed è già stata presentata ad un gruppo di cittadini della zona di via Statuto e via Risorgimento che vogliono organizzarsi con un gruppo whatsapp per scambiarsi informazioni su quello che succede nel quartiere: con loro abbiamo anche parlato di come possono organizzare questo gruppo e renderlo più efficace possibile, in modo che diventi uno strumento diretto di comunicazione con le Forze dell'Ordine».

Insieme agli altri comuni del Parco del Rugareto, poi, Rescaldina sta pensando all'acquisto di telecamere di valico. Qualche dubbio, invece, la giunta lo ha sulla videosorveglianza tout court, «perchè non dà i risultati che di solito si immaginano, anche perchè le persone non hanno il nome scritto in faccia».