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Azienda So.Le., al via il progetto ALLEducando

Parte questa settimana un percorso di cinque anni pensato per offrire a minori in carico ai servizi sociali l’opportunità di inclusione in realtà sportive

Sono dieci, fra associazioni e società sportive, i primi aderenti ad AllEducando, il progetto quinquennale di So.Le. per educare bambini a adolescenti attraverso la pratica sportiva che partirà con la prossima stagione a settembre. Il valore del progetto assume un rilievo maggiore perché i ventiquattro giovani (tra i 6 e i 18 anni) cui le realtà sportive metteranno gratuitamente a disposizione un posto in squadra in questo primo anno sono selezionati fra bambini e ragazzi in carico ai servizi sociali dei comuni o dell’Azienda (soprattutto educativa domiciliare, tutela, spazio neutro, affidi).

I comuni dell’ambito del Legnanese hanno valutato positivamente il progetto, che è stato loro illustrato nell’assemblea dei soci del 19 aprile. ALLEducando non comporta costi a loro carico, ma utilizza, nel primo quinquennio, risorse dal Fondo nazionale per le Politiche sociali e fondi aziendali. La specificità di questo progetto risiede nell’aiutare i ragazzi a valorizzare le proprie competenze, a rafforzare la consapevolezza di sé grazie alla comprensione dei propri limiti e delle proprie risorse e a sviluppare un senso di responsabilità verso se stessi e il gruppo. Le dieci realtà del territorio del Legnanese aderenti al progetto sono: Rugby Parabiago, Legnano Basket Knights, Arteritmica Parabiago, ASD Tennis Busto Garolfo, GSO Villa Cortese Volley, Accademia Bustese Calcio, Unione Sportiva Villa Cortese (calcio), CSG Busto Garolfo (arti marziali), Skill Canegrate (ginnastica ritmica) e So.Cu. Karate Club Legnano.    

«In questi anni di gestione dei servizi destinati minori e famiglie ci siamo resi conto della necessità di includere bambini e adolescenti in altri contesti, oltre a quelli familiari e scolastici, per favorire la loro crescita – spiega Daniela Marrari coordinatrice amministrativa del progetto –. Il bisogno dei ragazzi di stare con i coetanei e il dovere di farlo nel rispetto delle regole ci ha portati a individuare l’ambito sportivo, che da un lato aiuta questi ragazzi ad acquisire una loro indipendenza, dall’altro permette ai ragazzi già inseriti nelle società sportive di accogliere questi coetanei. In precedenza, su questo territorio, alcune società sportive avevano accolto nelle proprie squadre ragazzi disabili; con ALLEducando facciamo un passo ulteriore dando a ragazzi con problemi in ambito familiare e relazionale l’opportunità di crescere in gruppo seguendo regole e principi condivisi».

Tre sono gli aspetti principali del progetto: la formazione psico-pedagogica dei tecnici e degli allenatori delle società per dotarli di un bagaglio di conoscenze utili nelle dinamiche relazionali, di cui beneficeranno tutti i ragazzi della squadra e non esclusivamente i soggetti che presentano aspetti di fragilità; il counseling, ossia l’attivazione da parte dell’azienda So.Le. di uno sportello d’ascolto composto da psicologi, pedagogisti educatori e assistenti sociali da mettere a disposizione delle società per la consulenza, il supporto psico pedagogico e la creazione di un progetto educativo per i minori; l’inclusione, con ogni società aderente che metterà a disposizione posti in squadra dove inserire bambini e ragazzi in carico ai servizi sociali a costo zero per le loro famiglie

«La formazione dei tecnici è fondamentale nel progetto – sottolinea Sofia Carbonero, coordinatrice pedagogica dell’equipe di So.Le. –: è un’attività che punta a stimolare in loro la disponibilità affettiva verso i ragazzi, la consapevolezza delle dinamiche di gruppo con conseguente accettazione delle diversità. Con questo percorso li si vuole dotare di strumenti per comprendere i segnali emotivi dei ragazzi e dei bambini, sintonizzarsi affettivamente ed emotivamente con loro e, soprattutto, costruire un’alleanza con le loro famiglie».

«Il progetto è quinquennale, parte con l’inserimento di ventiquattro ragazzi e punta a inserirne un centinaio nell’arco dei cinque anni – sottolinea Daniela Rocca, coordinatrice tecnica delle realtà sportive –. La prima fase del progetto vedrà da questa settimana a giugno inoltrato la formazione dell’equipe di So.Le.; una serie di lezioni finalizzate ad accrescere le competenze in contesti sportivi. L’equipe (con il coordinamento pedagogico di Sofia Carbonero e quello psicologico di Barbara Campora) è composta da psicologi, pedagogisti, educatori e assistenti sociali che, a sua volta, da settembre formerà i tecnici delle società. In questo modo vogliamo offrire ai tecnici un plus psico-pedagogico utile per trattare con minori che presentano aspetti di fragilità. Ma oltre ai benefici educativi per i ragazzi e all’arricchimento che ne trarranno gli educatori sportivi, il progetto guarda alle famiglie, alla necessità di una collaborazione per aiutarle a leggere e interpretare i comportamenti dei propri figli. Per la scelta dei ragazzi destinatari del progetto, una volta ottenuta dalle famiglie l’autorizzazione, sarà l’equipe di So.Le a individuare lo sport più adatto per ognuno».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 17 Maggio 2018
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