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Treni e sicurezza: Regione e Forze dell’ordine a confronto

Troppe aggressioni sui treni in viaggio interviene l'assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti  In viaggio sul treno, pendolare sferra calci al controllore

Un tavolo di confronto con le Forze dell'Ordine per garantire sicurezza sui treni di Trenord. A proporlo Claudia Maria Terzi assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti intervenuta oggi, lunedì 7 maggio, a fronte della serie di aggressioni rilevate sui coivogli in viaggio. L'ultimo caso ha visto come vittime un capotreno e un poliziotto su di un convoglio diretto a Lecco. Episodio, accaduto domenica 7 maggio e preceduto dall'aggressione subita da una donna controllore sul Malpensa Express in viaggio tra Saronno e Rescaldina.

«Quello della sicurezza sui treni è uno dei primi temi che sottoporremo al management di Fnm e quindi a Trenord – afferma l'assessore Terzi -. È indispensabile rafforzare la collaborazione con le Forze dell'ordine e con chi gestisce il servizio proprio perchè vogliamo garantire trasporti non solo efficienti, ma anche sicuri». Riferendosi al caso di Lecco, l'assessore ha commentato: «Se anche un rappresentante delle Forze dell'ordine viene aggredito così brutalmente ad opera di soggetti che si sentono liberissimi di fare quello che vogliono sul nostro territorio, tutti questi sforzi potrebbero non bastare. E forse lì sta il vero problema: nel fatto di non avere un controllo a 360 gradi e la convinzione di queste persone di poter delinquere senza doverne poi rispondere a nessuno».

In merito all'ipotesi di far salire anche sui treni i militari, l'assessore ha precisato che «è necessario discutere con chi rappresenta le Forze dell'ordine. Attiveremo un Tavolo di confronto con le prefetture, le questure, le Forze dell'ordine e le aziende in modo da trovare una soluzione».

Il M5S chiede che il prefetto convochi immediatamente un tavolo: «E’ lo Stato che ha il compito di garantire la sicurezza – ricorda Simone Verni, consigliere regionale del M5S Lombardia -. anche sui treni e nelle stazioni ferroviarie; non è più accettabile assistere attoniti a quotidiani atti di violenza perpetrati ai danni di viaggiatori e del personale, nel disinteresse generale. Un silenzio assordante. Esercito o vigilantes messi in campo per azioni spot sono palliativi e hanno dimostrato, in anni di sperimentazioni inutili, che non risolvono un problema ormai strutturale. Il Prefetto convochi immediatamente un tavolo, con forze dell’Ordine, aziende di trasporto e Istituzioni interessate e si ragioni su un piano serio di sicurezza sui treni e nelle stazioni. Le dichiarazioni di De Corato, Santanchè, Grimoldi sono la solita “propaganda vuota”, parole a cui non seguono i fatti: se si vuole veramente risolvere questo problema e garantire sicurezza, occorre strutturare un piano debitamente programmato. Fino ad oggi abbiamo assistito ad attività isolate dal sapore propagandistico che invece di affrontare seriamente la questione l’hanno solo spostato, o posticipato». 

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 08 Maggio 2018
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