Alla fine, i Punkreas sul palco del Centro Salice ci sono saliti. Qualcuno ha spiegato la presenza con un discreto intermezzo musicale, anche se le 7-8 canzoni proposte al pubblico potrebbero apparire qualcosa più di un intrattenimento. Ospiti a mezzogiorno degli organizzatori della manifestazione, i musicisti sono stati avvicinati dalla nostra cronista. Ecco il servzio.

Nel video un estratto dell'esibizione dei Punkreas pubblicato dal gruppo stesso in diretta sulla propria pagina facebook. La band ha catnato alcuni dei pezzi storici tra cui "Il vicino" dedicato «al personaggio più antipatico questa settimana».

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«Un brutto episodio, una brutta figura, secondo noi, che hanno fatto sia il sindaco, sia l'amministrazione di Legnano». Così i Punkreas hanno "bollato" il "concerto-gate" che si è scatenato nei giorni scorsi a Legnano a seguito della decisione di Palazzo Malinverni di non concedere l'autorizzazione al concerto del gruppo parabiaghese che oggi, mercoledì 25 aprile, avrebbe dovuto salire sul palco del Salice.

Al Salice, peraltro, i Punkreas si sono presentati ugualmente per festeggiare il 73° anniversario della Liberazione. Anche perchè «quello che ha valore sono la festa del 25 aprile e i valori della Resistenza – spiega la band –: il concerto, in fondo, conta relativamente, quello che conta è riuscire a celebrare persone che si sono sacrificate e sono morte per darci la libertà che viviamo tutti quanti. Evidentemente questo segnale non è arrivato abbastanza forte al nostro sindaco…».

«Nonostante il goffo tentativo di mascherare questa decisione dietro a pastoie burocratiche e autorizzazioni non ricevute – è il pensiero del gruppo punk –, è apparso evidente praticamente a tutti che in realtà la motivazione fosse squisitamente politica, anche perchè è una manifestazione che si svolge in questa maniera dal 2015. A parte il sindaco, che è nuovo, gli amministratori che danno le autorizzazioni sono sempre gli stessi, si vedono e si parlano da tantissimi anni: se si fosse voluto, si sarebbe potuto fare tranquillamente. La volontà è stata politica, e la motivazione politica non può essere altra che la nostra presenza».

Da Palazzo Malinverni, tuttavia, non più tardi di ieri sera, durante la seduta del Parlamentino legnanese, hanno ribadito che la scelta di non autorizzare lo svolgimento del concerto dipende da problemi di sicurezza e che, se la documentazione necessaria verrà ripresentata così come le norme impongono, non ci sarà alcuna preclusione al "placet" per l'esibizione della band. 

Intanto, gli organizzatori ribadiscono ancora una volta che «quando si intende rigettare una domanda deve essere comunque data possibilità di integrazione istruttoria, mentre nella mail PEC che abbiamo ricevuto si dichiara esattamente il contrario: viene infatti espressamente detto che non vi è possibilità di un'ulteriore valutazione istruttoria, né nessuna possibilità di presentazione di una nuova domanda. L'unico mezzo esperibile è il ricorso al TAR: una strada che stiamo valutando, ma intanto nelle more il concerto non si è tenuto». 

Immagini a cura di Luigi Frigo