É passata solo una settimana dalla giornata ecologica che lo scorso sabato 7 aprile ha visto una trentina di volontari all'opera per "rimettere a nuovo" la Muffa, e a San Giorgio su Legnano si torna a parlare di rifiuti. Questa volta a finire nel mirino dei "pattumeros" non è stata un'area verde, ma la centralissima piazza Mazzini, "cornice" di una cena al termine della quale i «soliti "civili"» hanno lasciato in bella vista ai piedi di una panchina il contenitore della pizza consumata e i tovaglioli utilizzati. Nonostante a poca distanza vi siano ben cinque cestini per i rifiuti.

Rifiuti che, per la verità, erano già stato "avvistati" nella serata di ieri, sabato 14 aprile. E che diverse ore dopo erano ancora lì, ad attendere l'intervento degli operatori ecologici. «Che dire, il o i soliti "civili" che, dopo aver mangiato sulle panchine della piazza, lasciano il cartone e le bottiglie quasi sempre abbandonati a terra o sulle panchine – commenta il sindaco Walter Cecchin denunciando sui social l'episodio –. Cinque cestini ad una distanza massima di 10 o15 metri costano troppa fatica. Ieri sera sono passato dalla piazza e quel cartone e quei tovaglioli erano sulla panchina. Come altre volte mi sono detto "prendili e buttali nel cestino, Walter", ma poi mi sono risposto "no, sono fiducioso che nessuno proverà vergogna quando al mattino si recherà a messa o farà altro passando di qua e sicuramente li raccoglierà e li depositerà nel cestino»

Una speranza che, però, è stata disattesa: «Sono passate oltre 15 ore e quel cartone era ancora lì – continua il primo cittadino –, che aspettava il signor Vittorio, l'operatore ecologico di ALA che ogni giorno pulisce con attenzione la maleducazione e l'ignoranza di noi sangiorgesi. Oggi l'ho raccolto ancora io, e vi assicuro che non ho provato nessuna vergogna nel fare questo semplice gesto per il paese dove vivo, per le strade dove cammino. Domani provaci anche tu – è l'appello finale con cui Cecchin si rivolge a ciascuno dei suoi concittadini –, é un gesto che può cambiare la prospettiva con cui vediamo il modo di vivere in comunità».