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Rari Nantes, 50 anni fa la tragedia di Riccardo e Franco

È passato mezzo secolo ma la Rari Nantes Legnano non ha dimenticato i giovanissimi atleti deceduti la sera del 22 marzo 1968.

Mezzo secolo di nuoto, fatica e vittorie. Sono passati 50 anni, ma la Rari Nantes Legnano non ha dimenticato i giovanissimi nuotatori, Franco Luraschi e Riccardo Pizzol,i deceduti in un incidente stradale la sera del 22 marzo 1968. 

Riccardo, 10 anni, figlio di Giuseppe Pizzoli, scomparso nel 2012 all'età di 86 anni, personaggio storico per la Rari Nantes che ha contribuito alla fondazione della società. Franco invece, 13 anni, figlio dell'artista legnanese Nando Luraschi legato all'attività dell'Associazione Artisti Legnanesi e trasferitosi poi nel torinese. I due erano considerati vere promesse. 

Come raccontano i quotidiani di allora, la tragedia è avvenuta sull'Autostrada dei Laghi: i due nuotatori erano sull'auto guidata da Pizzoli (che all'epoca aveva 42 anni) ed erano diretti a Varese per allenarsi. All'improvviso lo schianto contro le ruote posteriori perse da un tir: i due furono sbalzati fuori dalla vettura e morirono sul colpo travolti da auto in marcia. Sul mezzo anche il 12enne Metteo Ranzi che uscì illeso dall'incidente con papà Pizzoli.

Una triste vicenda che segnò la società Rari Nantes Legnano che  decise di dedicare a Franco e a Riccardo due vasche dell'impianto natatoria di viale Gorizia. E ancora oggi, venerdì 23 marzo, il presidente Antonio Penati e tutto il consiglio non ha dimenticato questo funesto anniversario: un fatto che sconvolse l'intera comunità e che accompagnò per tutta la vita i famigliari dei due nuotatori.

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 23 Marzo 2018
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