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Nuova sala consiliare, entro fine anno il trasloco

La giunta Biondi conta di inaugurare entro fine anno la nuova sala consiliare, uno dei "pezzi da 90" del piano triennale delle opere pubbliche 

Dovrebbe aprire i battenti entro fine anno la nuova sala consiliare di Busto Garolfo, uno dei "pezzi da 90" del piano triennale delle opere pubbliche studiato dalla giunta Biondi e varato durante l’ultimo consiglio comunale. Il Parlamento cittadino, quindi, nel giro di qualche mese dovrà fare le valige per traslocare nei locali di Piazza Concordia, al piano superiore dell’attuale sede della Polizia Locale.

La nuova aula consiliare avrà una capienza di circa 70 posti e verrà destinata esclusivamente ad uso istituzionale. I locali di via Magenta che attualmente ospitano il Consiglio Comunale, invece, verranno adibiti a cornice per eventi socio-culturali e ricreativi.

«La scelta di trasferire la sala del consiglio è dettata dai problemi che derivano dalla promiscuità dell’utilizzo attualmente fatto del locale – spiega l’assessore alle opere pubbliche Giovanni Rigiroli –, oltre che al notevole dispendio di energie e risorse che ne consegue. Ogni volta che la sala viene usata in modo diverso, infatti, una squadra di manutentori lavora mezza giornata per smontare l’impianto audio e successivamente ripristinarlo. Impianto che, peraltro, per via di questi continui spostamenti, abbiamo dovuto sostituire. Questa scelta, inoltre, ci permette di mettere a disposizione della cittadinanza un luogo di ritrovo, che a Busto Garolfo nel periodo freddo manca».

I locali in questione erano stati acquistati dalla BCC di Busto Garolfo e Buguggiate nel 2003, quando ormai erano in disuso già dal 1994 . Nel 2006 l’allora giunta Alli aveva dato il via ad una prima tranche di interventi di «risanamento conservativo ed adeguamento tecnologico» della ex sede della BCC per trasformarla nella nuova “casa” della Polizia Locale. Così al piano rialzato dell’immobile erano stati adeguati gli impianti elettrici e termici, abbattute le barriere architettoniche, risanata parte dei serramenti e rifatta la pavimentazione. Nulla, però, è stato finora fatto per gli spazi del primo piano, che attualmente risultano inagibili e presentano molte tracce di umidità dovute ad infiltrazioni d’acqua. Senza contare l'"aggravante" della trascuratezza sia sul versante della manutenzione che su quello impiantistico.

Ora, invece, per permettere l’arrivo del Parlamento cittadino si metterà mano anche a questi locali, e bisognerà intervenire sulla copertura, adeguare gli impianti elettrici, idrici ed antincendio, abbattere la barriere architettoniche installando un ascensore, realizzare una nuova scala di accesso al primo piano ed un’eventuale scala per evacuazioni esterna, risistemare o sostituire i serramenti, rifare i pavimenti, procedere alla manutenzione dei servizi igienici, predisporre l’impianto di condizionamento e l’impianto audio e video – voce, questa, che potrebbe però tradursi nel riutilizzo di quello di via Magenta -, imbiancare ed arredare. Costo totale previsto 198mila euro, che saranno in gran parte finanziati con alienazioni (181mila euro) e per l’importo residuo con oneri di urbanizzazione.

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 14 Marzo 2018
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