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Busto Garolfo, 1,8 milioni di euro per la Tari 2018

Diversi i vantaggi portati dagli interventi effettuati sull'ecocentro cittadino - Dolente nota, l'imminente gara d'appalto per lo smaltimento degli ingombranti

A Busto Garolfo la TARI per il 2018 si preannuncia in linea con lo scorso anno: la cifra messa a preventivo dall'amministrazione, infatti, è di 1.828.875 euro, contro un budget per i dodici mesi che si sono appena conclusi di 1.835.048 euro, con un risparmio di circa 6mila euro.

Tra gli aspetti positivi, diminusice la tariffa per lo spazzamento manuale e meccanizzato delle strade, soprattutto grazie all'ampliamento dell'ecocentro che consentirà il posizionamento di un container per lo smaltimento delle relative terre, e scendono le spese per la gestione dell'ecocentro stesso. Semaforo verde anche sul fronte degli accantonamenti per la svalutazione dei crediti, con il dimezzamento della componente del fondo afferente alla tariffa integrata ambientale in vigore fino al 2012: il grado di copertura, e quindi di messa in sicurezza, dei crediti insoluti, infatti, ha ormai superato l'85%. Dolenti note, invece, sono gli 11mila euro di aumento previsti per i costi di raccolta e smaltimento dei rifiuti non differenziati, e la diminuzione del contributo per il conferimento della plastica, segno di una riduzione della quantità conferita che lascia ipotizzare una minor attenzione alla raccolta differenziata.

«Gli interventi sull’ecocentro di via dell’Industria non sono particolarmente evidenti, ma sono sostanziali – ha spiegato l'assessore all'ecologia Mauro Zanzottera a supporto dei numeri snocciolati dal collega al bilancio Andrea Milan –. Prima di tutto, sono state posizionate due pese, una a raso per carri e automezzi ed una basculante: potendo procedere alla pesatura, ora possiamo verificare la realtà dei rifiuti che escono dall’ecocentro. La pesa più grande viene utilizzata per gli inerti, le vernici, il ferro e in generale i materiali conferiti all'ecocentro dalle aziende, oltre che per il materiale proveniente dallo spazzamento stradale e dai cestini. La pesa più piccola, invece, ha una funzione potenziale per la pesatura dei materiali portati all'ecocentro dai privati cittadini, laddove si mettesse in atto un sistema per cui invece di raccogliere le frazioni di rifiuti non deperibili sarà il cittadino stesso a portarli all’ecocentro con mezzo proprio. In questo modo si risparmierebbe sui tempi di percorrenza dei camioncini in direzione dell’ecocentro. Al momento stiamo studiando come si potrebbe eventualmente incentivare dal punto di vista economico questa modalità di conferimento cui il cittadino potrebbe scegliere di aderire».

«Nell’ecocentro, inoltre, troverà spazio un cassone per le terre da spazzamento – ha continuato Zanzottera – e questo porterà due vantaggi: si risparmierà tempo, e quindi costi, rispetto alla macchina che al momento da Busto Garolfo deve arrivare fino a Robecchetto con Induno per essere svuotata, e si potranno utilizzare, proprio perché non c’è percorrenza, macchine piccole, che in loco sono più utili soprattutto per pulire taluni luoghi come ad esempio le piste ciclabili». 

Per la verità, di dolente nota potrebbe essercene anche un'altra, ovvero l'imminente gara d'appalto per lo smaltimento degli ingombranti: «Il tema degli ingombranti – ha spiegato il direttore del Consorzio dei Navigli Christian Migliorati – è un tema che è ormai corretto definire drammatico, scoppiato da qualche mese in Italia. Gli ingombranti subiscono un pretrattamento per recuperare materiali come metalli e legno, il resto viene poi avviato in discarica. I titolari di discariche sono pochi a livelli nazionale, ed è scattata la gara al rialzo per fare cassa. Usciremo con una gara intorno ai 130 euro a tonnellata (contro i 90 attuali, ndr), ma ci sono forti dubbi che possa andare a segno. Con le associazioni di categoria stiamo cercando di fare pressioni sugli operatori, ma in questo momento il mercato è impazzito

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 01 Marzo 2018
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