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Trasporti a misura di pendolare: candidati a “lezione” dal comitato

Il Comitato pendolari Gallarate-Milano ha chiamato a raccolta i candidati consiglieri in corsa per il Pirellone per sensibilizzarli sui problemi del trasporto pubblico

«É come se i proprietari di una vettura per hobby diventassero anche meccanici»: è questo il biglietto da visita con cui il Comitato pendolari Gallarate-Milano si è presentato ieri, lunedì 19 febbraio, ai candidati in corsa per un posto al Pirellone, durante il confronto organizzato dal comitato stesso nella sala consiliare del comune di San Giorgio su Legnano.

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Trasporti a misura di pendolare: candidati a "lezione" dal comitato 4 di 8

O meglio è il biglietto da visita della loro "battaglia" quotidiana per rendere il trasporto pubblico locale, e soprattutto il trasporto ferroviario, più a misura di pendolare: una battaglia che chi quotidianamente usa i mezzi pubblici non può combattere da solo. E proprio per farsi conoscere e sensibilizzare la politica locale, i pendolari, alla vigilia del rinnovo del Consiglio regionale lombardo, hanno "chiamato a raccolta" i candidati consiglieri del territorio.

Davanti a loro, il comitato ha sciorinato tutti quei problemi ben noti a chi tutti i giorni si sposta per lavoro. Come la necessità di procedere ad un adeguamento infrastrutturale, realizzando il "famoso" 3° o 4° binario sulla tratta Gallarate-Rho. O la necessità di una manutenzione che non sia solo correttiva ma anche, e soprattutto, preventiva, e di rendere accessibili le stazioni ai disabili ed in generale a chi ha problemi di mobilità. Senza contare che sempre più spesso le stazioni diventano luoghi di aggregazione per malintenzionati, con il risultato che la sicurezza spesso lascia molto a desiderare.

Chiuso il capitolo dedicati ad RFI, i pendolari non le hanno mandate a dire nemmeno a Trenord. Tanto per iniziare, la sicurezza non è un problema solo delle stazioni, ma anche dei convogli stessi, e la videosroveglianza non basta più a fare da deterrente. Così come non riguarda solo le stazioni anche il capitolo "accessibilità", con tutte le difficoltà del caso. E poi la mancanza di informazioni e il sovraffollamento dei treni, con i 3 anni che mancano ancora all'arrivo dei nuovi convogli nel 2021 che sembrano lunghissimi da affrontare, per i pendolari.

Dulcis in fundo, la Regione, con il comitato che vorrebbe essere più coinvolto nelle decisioni che riguardano la mobilità e la necessità di potenziare i punti di interscambio.

«Non dimenticatevi di questa serata», è l'appello con cui i pendolari hanno "salutato" i candidati. Ora, a chi ogni giorni viaggia con i mezzi pubblici, non resta che sperare che sia davvero così.

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 20 Febbraio 2018
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