Sposarsi non è certo da tutti, tanto meno sposarsi in chiesa. Arriva però il momento per i genitori (conviventi o sposati civilmente) di affrontare il percorso cristiano dei propri figli e chiedere per loro i sacramenti, dal Battesimo alla Cresima. Ecco allora che da Monsignor Angelo Cairati arriva l'invito a unirsi nel Signore, per dare quell'«esemplarità imprescindibile» fondamentale quando si cerca per i  figli «un’educazione cristiana vera e non solo fatta di concetti e indicazioni religiose, avulse dalla vita della famiglia».

La lettera di don Angelo parla chiaro: nel rispetto di una scelta fatta con coscienza, monsignore vuole offrire «un’opportunità a chi, tra di voi, non si è sposato religiosamente, ma ha in mente di farlo, sia per ricevere dal Signore benedizione sulla vita insieme, sia per accompagnare i figli nei sacramenti». L'invito è rivolto ai genitori della parrocchia di San Magno i cui bambini devono ricevere i sacramenti, ma che hanno alle loro spalle una convivenza stabile o un matrimonio civile. Per loro vengono organizzati tre incontri di un'ora ad aprile in preparazione al matrimonio, in cui si "toccheranno" il tema della fede, dell'amore coniugale e del sacramento del matrimonio. 

Non serve fare le cose in grande, secondo mons. Cairati, perchè quello che conta si sa, non sono certo i fiori e il tipo di musiche scelte, ma la convinzione di fare una scelta consapevole davanti a Dio. «Sono diversi i motivi che hanno portato le coppie a non sposarsi in Chiesa o a non farlo proprio scegliendo la sola convivenza – spiega don Angelo -, ma nel chiedere di accompagnare i figli ad un sacramento bisogna riflettere prima su perchè si è scelto in primis di rifiutare il sacramento del matrimonio, alla base di una famiglia cristiana. Il mio invito è quindi quello di desiderare questo sacramento nel momento in cui si vuole accompagnare i figli a ricevere i sacramenti dell'iniziazione cristiana». Il seme gettato da Monsignor Cairati darà probabilmente buoni frutti, lui ne è sicuro e già si appresta a celebrare quattro matrimoni in primavera sulla scia del suo invito.