A distanza di 70 anni la Carta Costituzionale ha ancora tanto da dire. Sia ai giovani, che ai meno giovani. Ne sono convinti all'Anpi di Parabiago e a Città Ideale. Tant'è che le due associazioni, con il patrocinio del Comune, hanno deciso di dare vita a un progetto che coinvolge 6 classi del liceo Cavalleri, per un totale di oltre cento alunni.

Il primo passo del progetto dedicato alla nostra Costituzione è stato fatto ieri sera, giovedì 18, alla biblioteca civica di via Brisa. Sul palco si sono alternate figure di rilievo come Giorgio Vecchio, professore di storia contemporanea all'università di Parma, Irene Pellizzone, ricercatrice di diritto costituzionale all'univesità Statale di Milano e Stefano Catalano, professore di diritto costituzionale all'università di Verona. Dopo un excursus storico sulle origini della carta fondamentale del nostro Stato, la serata è stata aperta al dibattito.

«Non volevamo fare una semplice commemorazione di un anniversario, ma rendere il tutto vivo – ha spiegato Giorgio Colombo dell'Anpi -. La carta costituzionale può essere un faro per la nostra società, soprattutto in questo momento. La Costituzione è  una guida che si fonda su principi fondamentali. E a tal proposito cito l'articolo 3: "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali". E ci tengo a sottolineare una cosa: si parla di tutti e senza distinzioni. In questi giorni di campagna elettorale la Costituzione è stata citata in modo improprio. E' importante, anche per questo, riflettere non solo sui principi ma anche sulle parole». Massimo Bianchi, di Città Ideale, ha ricordato l'importanza della Costituzione e si è detto «commosso» dalla presenza dei ragazzi delle quarte e quinte del liceo Cavalleri.