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Approvata la legge quadro sulla mobilità ciclistica

La soddisfazione di Roberto Meraviglia Presidente FIAB Canegrate pedala

Riceviamo e pubblichamo:

Approvata ieri definitivamente al Senato la "Legge quadro per la mobilità ciclistica". Decisamente un bel regalo di Natale. Un regalo che ci siamo fatti tutti insieme, lavorando per la bicicletta, costruendo e rafforzando la FIAB , in modo di raggiungere grandi obiettivi.

“Un grande momento storico che sottolinea il cambiamento in corso sul tema della mobilità. Cambiamento certamente sostenuto da altri provvedimenti messi in campo da questo Governo negli ultimi anni, come le risorse per la rete nazionale delle ciclovie e il collegato ambientale, che ha premiato progetti di città impegnate nello sviluppo di temi come bike2work e il bike2school”.

Il risultato della votazione sancisce, infatti, un’adesione reale e un impegno concreto del mondo politico verso i temi di mobilità sostenibile e ciclistica in particolare. 

“Non mi stancherò mai di ribadire come la bicicletta sia un mezzo che, insieme al trasporto pubblico e al muoversi a piedi, può dare risposte ai gravi problemi delle nostre città, in tempi brevi e con investimenti contenuti: inquinamento dell’aria, congestione da traffico, sicurezza sulle nostre strade. Lo straordinario traguardo raggiunto ieri con l’approvazione della Legge sulla mobilità ciclistica premia le tante città che faticosamente portano avanti politiche per la mobilità sostenibile e che, oggi, possono avere il supporto di una politica nazionale. Mi piace oggi vedere un po’ di ‘luce in fondo al tunnel’, che ci sproni a percorrere con coraggio la lunga strada per portare la mobilità ciclistica italiana al livello dei migliori paesi europei. L'Italia ha finalmente intrapreso un percorso virtuoso per lo sviluppo di un nuovo modello di mobilità, ma ha bisogno di essere sostenuta da coerenti politiche nazionali, norme nuove come quelle legate al Codice della strada e finanziamenti continuativi nel tempo. Questa legge definisce l’infrastrutturazione e i provvedimenti necessari per la mobilità ciclistica. La definizione delle regole di circolazione attiene invece al Codice della Strada e molte proposte condivise da Fiab, non solo a favore della sicurezza dei ciclisti ma di tutti gli utenti della strada (quelli cosidetti “vulnerabili” ma anche gli altri, automobilisti in primis) sono in un'altra proposta di riforma che avrebbe dovuto andare in porto in questa legislatura (e invece giace ancora ferma al Senato). Quindi provvedimenti molto attesi, come ad es. il "senso unico eccetto bici, stanno in questa proposta, non nella Legge".

Roberto Meraviglia
Presidente FIAB Canegrate pedala

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 23 Dicembre 2017
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