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Cava Solter, anche Legambiente ricorre al TAR

Il vicepresidente del Consiglio regionale lombardo Fabrizio Cecchetti, intanto, ha presentato una nuova mozione contro la discarica nel PLIS del Roccolo

Nuovo "appello" al TAR per fermare il progetto Solter per la realizzazione di una discarica di rifiuti speciali nel sito ATEg11 (ex Cave di Casorezzo): a rivolgersi all'autorità giudiziaria questa volta è Legambiente Lombardia, che ha presentato ricorso al Tribunale amministrativo regionale tramite l'avvocato Andrea Perron-Cabus.

«Abbiamo presentato ricorso perché non possiamo accettare che i terreni interessati dalla discarica siano all'interno di un PLIS dall’alto valore ambientale per la biodiversità presente nell’area e all'interno della Rete Ecologica Regionale – spiega Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia –. Fin dal principio l’iter di approvazione del progetto ci è apparso lacunoso e sbrigativo da parte dei funzionari della Città Metropolitana. Non sono stati valutati sufficientemente gli impatti ambientali e sulla salute della cittadinanza, considerando che la posizione della cava presenta un elevato rischio d’infiltrazione nella falda acquifera sottostante».

«Confidiamo che la contrarietà al progetto espressa da Regione Lombardia e l’ordine del giorno presentato dall’onorevole Laura Bignami in Senato, accolto dal Governo come impegno ad adottare le opportune misure volte a sospensione le autorizzazioni fino a quando il TAR non si sarà espresso sui ricorsi, spronino Città Metropolitana a mantenere l’impegno preso e ad arrivare quindi all’annullamento dell'autorizzazione – le fa eco Claudio De Agostini, presidente del Circolo Legambiente Parabiago – al quale dovrà seguire anche l’imposizione del ripristino dei terreni interessati dalle attività della cava».

Nel frattempo, anche sul fronte del Pirellone prosegue la battaglia del fronte del "NO": il vicepresidente del Consiglio regionale della Lombardia Fabrizio Cecchetti ha presentato una nuova mozione contro la discarica nel Parco del Roccolo.

Il documento di Cecchetti arriva dopo due anni di tentativi e azioni per fermare la discarica, tra cui un’interrogazione alla giunta regionale nel giugno 2016, una risoluzione approvata in Consiglio regionale nel dicembre 2016, un’altra mozione presentata insieme al consigliere Borghetti contro le discariche nei Plis approvata il novembre scorso e sopralluoghi, manifestazioni, nonché svariati incontri con cittadini, sindaci e assessori regionali.

«In queste anni – spiega Cecchetti – le abbiamo provate tutte per far cambiare idea a Città Metropolitana perché crediamo che realizzare una discarica in un parco sia una follia che metterebbe a rischio l’ambiente e la salute dei cittadini residenti nella zona. Ora – continua il vicepresidente del Consiglio regionale – chiediamo a Regione Lombardia di sostenere con ogni mezzo possibile il ricorso del Parco del Roccolo e dei comuni del territorio contro l’autorizzazione rilasciata da Città Metropolitana per la realizzazione della discarica. Un intervento di questo tipo da parte di Regione, nonostante non abbia la competenza diretta sulla tematica, darebbe infatti ancora più forza alle istanze del territorio e dei comuni in questa grande battaglia a tutela dell’ambiente e dei cittadini».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 14 Dicembre 2017
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