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Legambiente scrive al sindaco per la tutela di viale della Gloria

Il circolo Legambiente di Busto Arsizio chiede di salvaguardare il paesaggio urbanistico relativamente ai viale Duca D'Aosta, Cadorna e Diaz

Il circolo Legambiente di Busto Arsizio si rivolge direttamente al sindaco Emanuele Antonelli per chiedere di salvaguardare il paesaggio urbanistico relativamente al viale della Gloria, comprendente i viale Duca D'Aosta, Cadorna e Armando Diaz. 

Di seguito il comunicato integrale


Spettabile sindaco Antonelli, siamo ad avanzarLe con la presente esplicita richiesta di messa a tutela dell’asse stradale e paesaggistico formato dai viali Duca d’Aosta, Cadorna e Armando Diaz, già noti con il nome unitario di viale della Gloria.

I valori di genere urbanistico, storico, culturale e ambientale dei grandi viali alberati sono esperienza tanto comune per la cittadinanza che sarebbe superfluo rimarcarli se non fosse che, da quanto emerso e sottoposto all'opinione pubblica, l’integrità del viale e dell’alberata, un unicum indissolubile nella tipologia del “boulevard”, è messa a repentaglio da un progetto, viabilistico e immobiliare, intrusivo e sconvolgente dell’assetto attuale oltre che opaco nella sua genesi.

Ricordiamo che verrebbero abbattuti i tigli del viale, in duplice filare posti nei marciapiedi su entrambi i lati e suscettibili di venire diminuiti nel numero iniziale di una dozzina, per chiudere i due controviali in una serie di parcheggi isolati dalla circolazione reale. E’ in questa chiusura e perdita di unità del Viale della Gloria la distruzione del valore funzionale del boulevard, asse di grande comunicazione esterno al centro urbano, sorto nelle grandi città europee nei secoli Diciottesimo e Diciannovesimo.

La invitiamo a proteggere il Viale della Gloria con un atto formale di interesse pubblico. Non ultima la ragione in vista è il Centenario della vittoria italiana del 1918, che il viale celebra nei nomi di ieri e di oggi, simbolo di dignità e di patrimonio cittadino, effettivamente rappresentato per i suoi abitanti e per chi frequenta Busto Arsizio, città apprezzata e riconosciuta per la grande arteria viaria principale di accesso e di passaggio, al pari del capoluogo regionale

Nel chiederLe di assumersi l’onere e l’onore di tale richiesta ufficiale, Le suggeriamo lo strumento più idoneo e consono, secondo la nostra Associazione, ad attuare tale proponimento, indicando il D.lgs. n.42 del 22 gennaio 2004, noto con i nomi di Codice dei Beni culturali e del Paesaggio e di Codice Urbani. Tale legge consente di individuare caratteristiche specifiche e intangibili di un bene ambientale caratterizzante un territorio, così da richiedere agli enti di competenza, cioè la Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Lombardia, la certificazione di misure necessarie alla sua tutela, ovvero la Dichiarazione di notevole interesse pubblico.

In attesa di riscontro, Le porgiamo i migliori e più sinceri auguri di buon operato, nella certezza che il suo mandato sempre sarà rivolto alla tutela e salvaguardia della cittadinanza bustese. 

Andrea Barducci, presidente circolo Legambiente Busto Arsizio

Redazione
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Pubblicato il 29 Novembre 2017
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