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“Se chiudi ti compro”, un viaggio nell’Italia che non si è arresa

Il Circolo Cooperativo San Giuseppe ha fatto da cornice alla presentazione del volume "Se chiudi ti compro" 

Si scrive "Se chiudi ti compro", si legge viaggio tra imprese rigenerate dai lavoratori. E infatti sono proprio dieci storie di crisi, di difficoltà e di cadute, ma anche di volontà ferrea dei lavoratori di rigenerarsi e di cambiare per trasformare le difficoltà in opportunità, le protagoniste del libro scritto a sei mani dall'onorevole Antonio Misiani, dal sottosgretario alla presidenza del consiglio Paola De Micheli e dal giornalista Stefano Imbruglia.

Nè un saggio, nè un romanzo: "Se chiudi ti compro" è un viaggio lungo 30 anni tra dieci aziende, un viaggio che racconta un Italia che non si è arresa nonostante le crisi attraversate dal Paese, un viaggio raccontato nel modo meno retorico possibile, dal punto di vista di chi queste crisi le ha sofferte

É così che il libro prende per mano chi ne sfoglia le pagine e lo porta da imprenditori che hanno fatto crescere l'Italia, che si sono immedesimati a tal punto nelle loro imprese da arrivare a gesti estremi o che magari, invece, con i loro "lati oscuri" queste stesse imprese hanno finito per distruggerle, in un ritratto di limiti e grandezze del capitalismo "familiare" all'italiana. E poi ancora da lavoratori che non si arrendono alla crisi e quelle imprese scelgono di salvarle ricorrendo alla formula della cooperazione, o da altri lavoratori che, invece, non se la sentono e fanno scelte diverse.

Un viaggio, quindi, tra dieci storie di cooperazione che meritano di essere raccontate, e forse anche un po' attraverso quella buona politica che di fronte alla crisi si è rimboccata le maniche per trovare soluzioni, come quella del ministro "nostrano" Giovanni Marcora, padre della legge sulla cooperazione, quella legge di cui il volume ripercorre 30 anni di storia con l'intento di aprire la mente di chi legge sulle prospettive future.

Temi tutt'altro che banali, insomma, quelli affrontati nella serata di ieri, venerdì 10 novembre, al Circolo Cooperativo San Giuseppe di Busto Garolfo. Tant'è che a declinarli in chiave territoriale – insieme alla "voce narrante" Antonio Misiani, al presidente del Centro Studi Marcora Gianni Mainini, al "padrone di casa" Ferdinando Gadda ed al vice sindaco Ilaria Cova, c'erano attori di primo piano della scena economica dell'Alto Milanese, come il presidente di Confindustria Alto Milanese Legnano Giuseppe Scarpa, il presidente del Gruppo Giovani di Confindustria Alto Milanese Legnano Egidio Alagia, Jorge Torre della CGIL, Giuseppe Oliva della CISL e Stefano Dell'Acqua della UIL, oltre a diversi volti noti della politica locale e regionale

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 11 Novembre 2017
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