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I Rom lasciano San Paolo, ma “traslocano” a San Giorgio

Il "trasloco" ha destato più di qualche preoccupazione dalle parti di Piazza IV Novembre, dove si tornano ad invocare soluzioni a livello sovracomunale

In copertina, un'immagine di repertorio del campo occupato dai rom nel quartiere San Paolo


Nei giorni scorsi l'ultima famiglia rom che ancora stazionava nei boschi di Legnano ha "abbandonato il campo". Tutto risolto? Non proprio… Il nucleo familiare, infatti, non si è allontanato di molto da "casa".

Per essere più precisi, la famiglia di nomadi si è spostata a San Giorgio su Legnano, occupando abusivamente un edificio. Un "trasloco" che ha destato più di qualche preoccupazione dalle parti di Piazza IV Novembre, dove, mentre si studia la soluzione più adatta a gestire la situazione, si tornano ad invocare soluzioni condivise a livello sovracomunale.

«Un Comune come San Giorgio non ha certamente Forze dell'Ordine e finanze sufficienti ad affrontare da solo situazioni di questo genere – spiega il sindaco di San Giorgio Walter Cecchin –, che peraltro tendono a diventare ancora più problematiche con l'arrivo dell'inverno, soprattutto se del nucleo familiare fanno parte anche minori. É fondamentale che i Comuni del territorio gestiscano in modo condiviso certe questioni, anche perchè solo in questo modo si può arrivare ad una soluzione definitiva». 

Più facile, però, a dirsi che a farsi. Per far fronte a questo tipo di situazioni, infatti, servirebbero alloggi temporanei, che di questi tempi sono merce rara. E servirebbe anche un tavolo di lavoro per arrivare a definire, magari a livello di piano di zona, una strategia comune.

«Per affrontare a livello condiviso questo tipo di situazioni bisognerebbe pensare ad un tavolo per definire strategie a livello intercomunale – sottolinea Ilaria Ceroni, assessore alle politiche sociali del Comune di Legnano –, ma per poterlo fare servono fondi e soprattutto servono progettualità ben mirate che portino alla definizione di accordi precisi. Oltre, naturalmente, agli alloggi temporanei, difficilissimi da individuare in una situazione di grave emergenza abitativa come quella attuale, dove il contenitore dell'housing sociale è già al limite». 

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 02 Novembre 2017
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