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Rifiuti pericolosi in eccesso e mal stoccati: sequestrate le aree e denunciato il titolare

I Carabinieri Forestali di Garbagnate Milanese sono entrati in azione in un impianto di gestione rifiuti pericolosi nel Comune di Bareggio: il proprietario ha già iniziato le operazioni di corretto smaltimento

Rifiuti pericolosi in eccesso nell'area, stoccati senza tenere in considerazione le stringenti norme in materia: quanto basta per procedere al sequestro preventivo delle aree interessate dalla illecita gestione, intimando al titolare, un italiano 59enne, denunciato in stato di libertà per violazione delle prescrizioni nella gestione dei rifiuti, di procedere all’immediato smaltimento dei materiali mal gestiti, adottando tutte le cautele necessarie.

Si sono conclusi nella giornata di ieri gli accertamenti dei Carabinieri Forestali di Garbagnate Milanese (MI), eseguiti su delega della Procura della Repubblica di Milano nei confronti di un impianto di gestione rifiuti pericolosi sito nel Comune di Bareggio. Già nei giorni scorsi, all’interno dell’azienda, i militari avevano riscontrato la presenza di un quantitativo di rifiuti pericolosi (macerie contenenti amianto, solventi, polveri ed altri rifiuti classificati come pericolosi) di molto superiore ai limiti per i quali la società era autorizzata, stimato in circa 400 metri cubi.

L’eccessiva quantità di materiali accumulata negli ultimi mesi all’interno dell’impianto aveva portato allo stoccaggio di questi ultimi in aree scoperte, non autorizzate ed in condizioni ritenute non sicure sia per i dipendenti della azienda stessa che per l’ambiente circostante,trattandosi di materiale soggetto a dispersione/diffusione quando lasciato in balia degli agenti atmosferici in condizioni non protette.

I militari hanno quindi provveduto al sequestro preventivo delle aree interessate dalla illecita gestione intimando altresì al titolare, un italiano 59enne, denunciato in stato di libertà per violazione delle prescrizioni nella gestione dei rifiuti, di procedere all’immediato smaltimento dei materiali mal gestiti,adottando tutte le cautele necessarie.

Grazie al contributo del personale tecnico di Arpa Lombardia e ATS Sanità Pubblica e Prevenzione, è stata verificata la correttezza delle operazioni di smaltimento in corso. Sono stati avviati appositi monitoraggi della salubrità delle condizioni di lavoro dei dipendenti, nonché dell’eventuale inquinamento presente nelle adiacenze del sito.

Redazione
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Pubblicato il 18 Ottobre 2017
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