Busto Garolfo dà il benvenuto al tocco finale che Piazza Lombardia stava ancora aspettando, la "ciliegina sulla torta" che fa sì che da oggi, domenica 8 ottobre, il nuovo cuore pulsante del paese possa dirsi veramente completo. In questa domenica di sole, infatti, i bustesi si sono ritrovati nel centro cittadino per inaugurare "Dalla terra la vita", il monumento donato dalla BCC di Busto Garolfo e Buguggiate alla comunità in occasione del 120° anniversario dalla fondazione.

«A nome di tutta la cittadinanza di Busto Garolfo – ha commentato il sindaco Susanna Biondi dopo la benedizione di piazza e monumento da parte del parroco Don Ambrogio – ringrazio la BCC che ci ha offerto questo importante dono ricco di significato, che dimostra ancora una volta vicinanza, attenzione e disponibilità verso il territorio e soprattutto verso il nostro paese. Non si tratta di un regalo "improvvisato", ma di un dono che arriva da lontano e parla della nostra storia, il cui percorso è iniziato 17 anni fa grazie ai ragazzi della scuola media, guidati dalla professoressa Pinciroli».

Per raccontare il percorso lungo 17 anni di questo monumento alto 121 cm e scolpito nel granito, oggi in piazza c'erano proprio i ragazzi che, allora studenti della 2E delle scuole medie cittadine, realizzarono il bozzetto, insieme all'insegnate che si fece promotrice del progetto. 

«É importante conoscere le bellezze del luogo in cui si vive – ha spiegato la professoressa Pinciroli – ed è proprio dalla conoscenza che è nato il lavoro che abbiamo sviluppato 17 anni fa. Un lavoro impegnativo, durato più di un anno, per mezzo del quale quei ragazzi, ormai adulti, si sono impegnati a conoscere il loro paese ed a trovare delle strade per renderlo più bello ed accogliente senza perderne di vista le radici».

«Il monumento è molto semplice ma molto simbolico – le ha fatto eco Simone Ceriotti, in rappresentanza degli studenti "creatori" del bozzetto – e nasce dalla volontà di raccontare le origini del nostro paese per tramandarne la memoria alle future generazioni, anche grazie ai racconti dei nostri nonni. La scultura raffigura una brocca che riversa acqua su un terreno arido, l'acqua che veniva immessa nelle campagne dal Villoresi, quell'acqua che ha cambiato la vita di una popolazione che si sostentava con il lavoro nei campi».

Quell'acqua e quel lavoro nei campi in cui affonda le proprie radici anche la stessa BCC: «Abbiamo coltivato con l'amministrazione l'idea di sviluppare questo monumento per lasciare un segno delle nostre origini – ha sottolineato il presidente della BCC di Busto Garolfo e Buguggiate Roberto Scazzosi –. Le radici contadine che rappresenta, infatti, sono le medesime da cui proviene la banca, nata a fine '800 proprio per rispondere alle esigenze di sostegno al credito del mondo rurale. L'altro elemento portante di questa scultura è l'acqua, simbolo di fertilità e del legame con il territorio della nostra banca, una banca con i piedi ben saldi nelle proprie radici e nel territorio ma con uno sguardo ben puntato al futuro».