Per Varese, da sempre considerata la culla non solo lombarda ma di tutto lo Stivale dell’imprenditorialità e dell’innovazione, sono tempi di grande trasformazione. Passeggiare per il noto centro storico, una volta vetrina di negozi e botteghe di un certo prestigio, può sembrare desolante, perché oggi si presenta come un mosaico variegato, caratterizzato da quei pochi negozi storici che resistono alla crisi, da vetrine di catene di franchising e da serrande abbassate, che un po’ di tristezza suscitano, a essere del tutto sinceri. A soffrirne maggiormente sembra sia stato il settore del tessile, da sempre fiore all’occhiello della zona, ma anche attività come le ferramenta e le rivendite di giornali hanno dovuto cedere il passo al futuro che avanza.

Eppure le cose non sono così tetre come potrebbero sembrare a una lettura superficiale. Se da una parte, infatti, è vero che la liberalizzazione degli orari di apertura e di chiusura voluta da Monti ha favorito la grande distribuzione e la crisi delle piccole entità commerciali, dall’altra questo regime di deregulation ha promosso lo sviluppo di altri settori, in particolar modo quello del turismo.

Pub, ristoranti, B&B e tutte quelle attività che appartengono al suo indotto, infatti, hanno avuto negli ultimi dieci anni un incremento pari al 6% in media, con un picco del 60% per quanto riguarda le attività ricettive, anche grazie a portali internazionali, come Airbnb o Wimdu, che stanno rivoluzionando il modo di viaggiare.

Va, inoltre, aggiunto, che Varese, proprio in virtù della sua leadership nel campo dell’innovazione, è una delle prime città addirittura in Europa a fornire a cittadini e a turisti servizi e tecnologie all’avanguardia, tant’è che ha vinto il premio Smart City assegnato durante l’ultima edizione dello SMAU di Milano. App da scaricare direttamente sullo smartphone per ottenere velocemente informazioni di ogni tipo, come orari degli autobus o dei musei e promozioni o coupon di sconto presso gli esercenti che aderiscono all’iniziativa, strumenti utili per favorire il soddisfacimento dei turisti che visitano la bella “città giardino” adagiata sui colli delle Prealpi lombarde.

Facilitati, almeno rispetto al passato, anche coloro che entrano nel mondo dell’imprenditoria: iter burocratici più snelli, liberalizzazione dei vari settori, strumenti economici più accessibili, basti pensare ai conti correnti online a zero spese o alla facilità di poter ottenere una carta di credito aziendale con pochi click, in un’ottica generale di alleggerimento di tutti quegli oneri strutturali connessi alla gestione di una nuova azienda.

Più in generale possiamo quindi dire che la trasformazione a cui stiamo assistendo dipende forse non solo dall’innegabile e tremenda crisi economica che ha coinvolto tutti i settori, ma anche da un cambio di mentalità del tessuto sociale, a causa dell’avvento della tecnologia, sempre più imperante nel nostro quotidiano. Ecco, dunque, che al posto del negozio di ombrelli arriva l’ufficio dell’esperto di comunicazione e di nuovi strumenti informatici, così come l’aspirante imprenditore si rivolge a settori diversi dalla tradizione, come appunto quello del turismo, vista la rivoluzione che anch’esso sta attraversando..

Niente allarmismi, quindi, anche se la vecchia Varese ci manca un po’. Forse è solo meglio diventare consapevoli che ciò a cui stiamo assistendo è la conseguenze di quei cambiamenti della società che noi stessi abbiamo apportato.

E andare avanti.