La città si è stretta in maniera partecipata e numerosa alla recita del Rosario, in S.Magno, su invito della Chiesa di Legnano, in memoria di Bruno Gulotta.

Un momento ricco di spiritualità e che ha indotto il decano don Fabio Viscardi a sottolineare l'esemplare comportamento dei tanti fedeli che hanno riempito la Basilica: "Quando si presiede una cerimonia come questa si ha l'esatta percezione dello stato d'animo dei presenti. Io, questa sera, ho colto in voi fedeli una partecipazione sentita e tutt'altro che formale".

"La tragedia che ha toccato Bruno, la sua famglia, la nostra città – ha affermato don Fabio, parroco dei Santi Martiri – conferma quanto siamo fragili. La Bibbia dice che siamo plasmati oltre il fango. Siamo poca cosa. Oltre la polvere e il fango, Dio soffia il suo spirito. Questo soffio è per sempre. Allora noi adesso chiediamo davvero il soffio della Resurrezione. La potenza della Grazia di Dio abiti ora in pienezza dentro noi".

"Per difendere i più deboli – un'altra riflessione del sacerdote, riprendendo un pensiero di don Gualtiero Bassetti, presidente  della conferenza episcopale italiana–, non possiamo correre il rischio che la pura idealità si trasformi drammaticamente in ingenuità.  L'ideale non è ingenuità. La bontà non è buonismo. Lo spirito illumini noi, le istituzioni, la società per capire esattamente cosa voglia dire essere semplici come colombe e prudenti come serpenti, secondo il linguaggio del Vangelo".

Alla recita del Rosario, in prima fila proprio davanti a don Fabio (il prevosto mons. Angelo Cairati è in Terrasanta per un pellegrinaggio), il sindaco Gianbattista Fratus con gli assessori Ilaria Ceroni e Gianluca Alpoggio, il presidente del consiglio comunale Antonio Guarnieri. Dall'altra parte un gruppo di sacerdoti, tra cui i parroci don Giuseppe Prina (Santo Redentore), don Sebastiano Del Tredici (San Pietro), il cappellano dell'ospedale don Lodovico Garavaglia, don Marcello Brambilla e don Gianluca Tognon. Presenti anche Gianfranco Bononi presidente della Famiglia Legnanese, Rino Franchi vice gran maestro del Collegio dei capitani e delle contrade, Giuseppe Scarpa presidente di Confindustria Alto Milanese, il tenente Domenico Cavallo del Comando dei carabinieri, Cornelio Turri presidente Associaziome medici Legnano.

Chi aveva pensato anche a una presenza di qualche esponente dell'Associazione Italo Araba, per un vero e concreto segno di solidarietà, dopo le parole di Hamid Arifi, voce autorevole del Centro Islamico di Legnano, è rimasto deluso. Nessuna presenza anche da parte dei familiari di Bruno.

Assediato dalle televisioni nazionali, il sindaco Fratus ha di nuovo manifestato solidarietà alla moglie e ai figli di Bruno Gulotta, la cui salma arriverà in Italia non tanto presto. Ancora oggi, infatti, il ministro Alfano ha ricordato che le procedure spagnole prevedono una lunga serie di atti burocratici (Clicca sulla immagine per la video intervista a Fratus)

Immagini a cura di Luigi Frigo