Sono ben 2342 i controlli che sono stati effettuati nel 2016 sugli acquedotti dei 73 Comuni che compongono il territorio dell'ex ASL Milano 1 (ora parte dell'ATS Milano CIttà Metropolitana), tra i quali rientrano anche i Comuni del Rhodense.

Di questi controlli, 1838 hanno riguardato punti classificati come "fondamentali", cioè punti rappresentativi della qualità dell'acqua erogata, in cui si verifica se è garantito il rispetto degli standard di potabilità imposti dall'Unione Europea. I restanti 504 controlli, invece, sono stati eseguiti i punti di campionamento ubicati a monte di impianti di trattamento o miscelazione, per monitorare le caratteristiche dell'acqua di falda.

In media, ogni acquedotto del territorio è stato controllato sei volte nel corso dell’anno, e il controllo ha riguardato ogni punto della rete fondamentale di monitoraggio dell’acquedotto: una frequenza adeguata a garantire la tempestiva individuazione di eventuali situazioni di rischio.

Dai controlli che sono stati effettuati è emerso che i valori medi registrati per nitrati, tricloroetilene/tetracloroetilene, cloroformio ed antiparassitari hanno superato il test. «Tutti i valori medi dei parametri considerati – si legge infatti nella relazione del dipartimenti di igiene e prevenzione sanitaria di ATS Milano Città Metropolitana – si attestano nettamente al di sotto della concentrazione massima ammessa nell’acqua potabile, a dimostrazione dell’assoluta affidabilità, sotto il profilo del rischio sanitario, dell’acqua pubblica».