L'orario ridotto all'ufficio postale di Castegnate e la chiusura dell'ASL di Via Roma nel mirino della Lega Nord. In un comunicato diffuso in giornata, Angelo Soragni sollecita attenzione per le due criticità.

---

Il Sindaco e la giunta hanno perso un’altra occasione per dimostrare la loro lungimiranza nell’amministrare questa città. Esistono due criticità che a mio parere andrebbero affrontate, specie per una città come Castellanza, nel cui territorio sono presenti due cliniche private di notevole importanza, un'università, e molte aziende che lavorano sul territorio.

Faccio riferimento al funzionamento del servizio postale e alla chiusura degli uffici dell'ASL di Via Roma. Credo che una amministrazione attenta ai bisogni dei suoi cittadini debba garantire e mettere al primo posto questi servizi primari.

Comincio con l'ufficio postale.

In questi giorni mi sono recato più volte presso l'ufficio postale di via San Camillo, e con sorpresa ho appreso, attraverso un manifestino appeso sulla vetrata (veramente di difficile interpretazione per il sottoscritto, figuriamoci per le persone anziane) che è in vigore l'orario estivo con riduzione del servizio e dell'apertura al pubblico.

Castegnate è densamente abitata da una popolazione anziana, con difficoltà a recarsi dall'altra parte della città per accedere a un ufficio che tra l'altro è noto a tutti essere sempre congesto.

Per questo sono fermamente convinto del fatto che il servizio offerto dall'ufficio di Castegnate non debba essere ridotto, al contrario, e a maggior ragione in questa stagione in cui spostarsi diventa anche più complicato, dovrebbe essere meglio garantito.

Credo che l'amministrazione dovrebbe, con tutte le sue forze, farsi portavoce presso le autorità competenti per contestare questo servizio a orario ridotto e scarsamente apprezzato dai cittadini.

Per quanto riguarda poi gli ambulatori dell'ASL credo che il Sindaco e la Giunta non abbiano combattuto a sufficienza per potere avere ambulatori e uffici per i servizi primari. È assurdo che per qualsiasi visita o richiesta amministrativa il cittadino debba recarsi a Busto Arsizio perdendo praticamente mezza giornata lavorativa.

Noi consiglieri di minoranza ci saremmo schierati insieme all'amministrazione per raggiungere lo scopo di mantenere i servizi in città, magari coinvolgendo i consiglieri e i sindaci delle città limitrofe che da sempre hanno utilizzato gli ambulatori di Via Roma.

C'è da augurarsi che esistano ancora margini di trattativa, per evitare di continuare a perdere servizi importanti per la comunità senza una minima reazione.

Di questo passo Castellanza potrà essere paragonata, per l'attenzione alle persone, a un piccolo paese depresso con il rischio che, a fine mandato, venga ricordata solo per l'altissimo numero di supermercati disseminati nel territorio e per il taglio facile di piante che godono ottima salute.

In ultima analisi due parole sul mancato confronto da parte del sindaco e dell'amministrazione con i consiglieri di minoranza. Mi riferisco alla richiesta di avere un consiglio comunale aperto sul tema dell'arrivo dei profughi a Castellanza.

Avete rifiutato a ben 6 consiglieri un dibattito sereno, su un tema così importante.

E meno male che vi chiamate Partecipiamo.

Noi consiglieri della Lega Nord ribadiamo un disappunto totale a un progetto di SPRAR a Castellanza convinti che porterà solo guai e non verrà condiviso da parte della stragrande maggioranza dei Cittadini.

Angelo Soragni e Marinella Colombo