«Gli anziani sono parte della vostra storia»: l'assessore ai servizi sociali, Ilaria Ceroni, ha fatto visita ai ragazzi di Estate Gentile. Nella sua prima uscita ufficiale sul territorio, Ceroni ha raccontato ai volontari da dove è nata la passione per il suo lavoro. E' stato suo padre, dottore di professione, ad insegnarle l'importanza dell'ascolto delle persone: «Quello che mio padre mi ha trasmesso mi è servito tantissimo, quello che sono l'ho imparato ascoltando il territorio. Come assessore cercherò di ascoltare tutti. Certo, non tutto dipende da noi, ma il vostro lavoro arricchirà voi e gli altri» 

Sono una ventina i giovani, dai 15 ai 20 anni, che questa estate si sono resi disponibili a partecipare al progetto. «Abbiamo dovuto cambiare sede perchè quella che usavamo prima non era più disponibile – ha spiegato Michela Gerbino dell'ufficio Servizi Sociali e referente del progetto -. La sede di adesso, al Centro Sociale Salice, è più difficoltosa ma col tempo si può migliorare, come per esempio avere un numero dedicato. La localizzazione però – aggiunge Gerbino –  rappresenta anche un ritorno al passato perchè inizialmente la sede era in Canazza, in un territorio difficoltoso e con una realtà residenziale per disabili, proprio come quella di Mazzafame». 

Lo scorso anno si sono rivolti ai giovani di Estate Gentile circa 180 anziani, tutti ricontattati. I numeri tendono negli anni ad aumentare sempre di più, grazie all'offerta del territorio e ai bisogni sempre crescenti della popolazione anziana. I servizi più richiesti sono quelli della compagnia (telefonica e domiciliare) e di un aiuto per fare la spesa, ma anche le commissioni in farmacia oppure l'accompagnamento dal medico piuttosto che al cimitero o dal parrucchiere. «Tutti loro hanno avuto una storia. A fine estate vi porterete a casa un bagaglio di esperienza che sarà fondamentale per aiutarvi nella vita» ha concluso l'assessore Ceroni. 

Soddisfatti e contenti del loro operato i giovani volontari. Alcuni fanno parte del progetto già da 3/4 anni: «Non siamo più alle superiori e non lo facciamo per avere crediti, ma solo per aiutare persone che hanno bisogno, perchè un giorno qualcuno lo possa fare con noi».