Uno striscione contro lo ius soli è comparso questa notte, martedì 4, al sottopassaggio della stazione di Parabiago. Ed è solo uno dei tanti affissi da Gioventù Nazionale, che ha colpito anche a Abbiategrasso, Basiano, Corsico, Magenta, Melegnano, Opera e San Donato.

«I governi del PD finora hanno favorito l'immigrazione selvaggia, perché le "cooperative rosse" ci guadagnano, incassando dallo Stato 35 euro al giorno per "profugo" – commenta Giuliano Polito, esponente parabiaghese di Fratelli d'Italia – Alleanza Nazionale e presidente provinciale di Gioventù Nazionale -. Un affare da 5 miliardi di euro l'anno. Adesso vogliono dare la cittadinanza agli immigrati per avere i loro voti, perché gli Italiani non li votano più. Noi abbiamo scelto da che parte stare, con l'Italia e con gli Italiani, per difendere l'identità e la sovranità della nostra gente e della nostra terra».

La legge in discussione alle Camere parla di ius soli temperato e ius culturae. I bambini nati da genitori stranieri in Italia, dunque, potranno avere cittadinanza italiana se almeno uno dei due genitori si trova legalmente in Italia da almeno 5 anni. Se il genitore in possesso di permesso di soggiorno non proviene dall’Unione Europea, vanno soddisfatte altre tre richieste: deve avere un reddito non inferiore all’importo annuo dell’assegno sociale, disporre di un alloggio che risponda ai requisiti di idoneità previsti dalla legge e superare un test di conoscenza della lingua italiana. L’altra strada per ottenere la cittadinanza passa attraverso il sistema scolastico. I bambini stranieri potranno chiedere la cittadinanza italiana se nati in Italia o arrivati entro i 12 anni e se hanno frequentato le scuole italiane per almeno cinque anni e superato almeno un ciclo scolastico. I ragazzi nati all’estero ma che arrivano in Italia fra i 12 e i 18 anni potranno ottenere la cittadinanza dopo aver abitato in Italia per almeno sei anni e avere superato un ciclo scolastico.