Meno macchine e più attenzione e sicurezza per bici e pedoni. E' questa l'essenza della petizione popolare lanciata da Alessandro Ledda a Nerviano. Nello specifico le richieste al Comune si articolano su più punti: l'allargamento delle zone 30 km/h, l'eliminazione dei parcheggi che influiscono negativamente sulla viabilità ciclistica e pedonale, l'introduzione di incentivi (non necessariamente economici) per chi decide di andare a scuola o al lavoro in bici o a piedi, aggiungere nuove rastrelliere per il parcheggio delle bici nei luoghi nevralgici del territorio come le fermate degli autobus, in centro, fuori dal Comune e dalle strutture sportive e la distribuzione di un opuscolo informativo sui comportamenti adeguati al contrasto dell'inquinamento atmosferico, sul risparmio energetico e idrico, sugli acquisti sostenibili e sulla riduzione dei rifiuti.

La proposta nasce dall'idea che ognuno può fare la sua piccola parte per combattere il cambiamento climatico e ridurre l'inquinamento (con meno rischi per la salute). Ma non solo: vuole anche essere un modo per liberare i marciapiedi dalle biciclette parcheggiate ai pali che impediscono il passaggio a chi si muove su una carrozzina e per riportare persone in centro.

La petizione popolare lanciata da Alessandro Ledda, per ora, può essere firmata al mattino nel negozio Mil&di di viale Villoresi o tramite sei persone dell'Osservatorio Senso Civico che raccolgono firme casa per casa.