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Un mercato coperto per Mazzafame

È  il progetto di una cordata di cooperative per riportare il commercio nel quartiere periferico di Legnano

Un mercato coperto nel supermercato dismesso del rione di Mazzafame. È questa la proposta di una cordata di cooperative per riportare  il commercio nel quartiere periferico di Legnano. L'iniziativa è stata presentata oggi, 20 giugno, durante una conferenza stampa a Palazzo Malinverni. 

Fondamentale per l'avvio del progetto è stata l'adesione della cooperativa “La Cometa“, già proprietaria di un forno per la panificazione ad Abbiategrasso. L'idea è quella di portare il loro secondo forno a Legnano, dando vita a uno spazio per la produzione e la vendita (diretta e all'ingrosso) di pane, insieme ad altri generi di prima necessità, il tutto a prezzi competitivi. L'area individuata è la struttura privata davanti al centro sociale Pertini dove cinque anni fa è stato chiuso l'unico market di Mazzafame: «La nostra realtà – ha spiegato la neo presidente della cooperativa “La Cometa“, Manuela Piretta, già presidente di “Kairos“ – sarebbe in grado di mettere a disposizione un forno utilizzato precedentemente per la produzione di alimenti senza glutine; trasferendolo a Legnano si potrebbe dare avvio al più presto alle attività proposte nella zona di Mazzafame. Vogliamo favorire e offrire opportunità lavorative anche a persone con svantaggi a livello fisico»

La rivendita di generi alimentari, nel progetto pensato dalle cooperative con l'appoggio del Comune e il favore della proprietà dell'ex supermercato, andrebbe però ad occupare solo 400 metri quadri: «Nei restanti quattrocento – ha spiegato Emilia Calini, presidente di Ati Mazzafamesorgerebbero invece negozi e piccole botteghe, come ad esempio centri estetici o di manutenzione per oggetti di vario genere». Una soluzione che andrebbe a rispondere alle esigenze degli abitanti del quartiere con l'ambizione di coinvolgerli. Come ha voluto infatti sottolineare Emilia Calini, «l’apertura di negozi e piccole botteghe rappresenta un’opportunità lavorativa per giovani, donne e disoccupati: è rivolto anche a loro l’esito positivo dei nostri investimenti».  Tra le attività ci sarà anche una rivendita di abbigliamento e attrezzature sportive, anche usate. A presentare l'iniziativa è stato Stefano Colombo, responsabile della cooperativa “Energicamente“ di Castellanza.

Il sindaco Alberto Centinaio, nella speranza di vincere al ballottaggio, ha garantito il suo intervento come facilitatore per dare avvio a questo progetto sociale, azzerando le imposte comunali a chi andrà ad investire nell'area. «A noi interessa avere questa conferma dal sindaco uscente – ha dichiarato Emilia Calini – qualora non dovesse essere confermato andremo a bussare alla porta del successore perchè abbiamo intenzione di realizzare questo progetto che necessita anche dell'aiuto dell'amministrazione». Ricordiamo che l'idea, su cui si lavora da un anno, è ancora in fase embrionale, soprattutto per quanto riguarda lo studio e la suddivisione dei locali. 

Anche nella zona della Canazza è stata inoltrata la proposta per l’apertura di un supermercato, ma momentaneamente rimane solo una prospettiva futura. Continua invece a mantenere una certa stabilità l'attività di vendita nel quartiere di San Paolo. 

Tutte queste proposte, atte ad incentivare i quartieri periferici, sono ancora in fase di progettazione; «richiedono infatti tempo – come precisato da Mabi Capocasa, referente di Casa del volontariato che ha messo in contatto le cooperative – perché un progetto si incanali in un certo percorso il lavoro richiede passaggi e incontri». «È necessario cucire risorse e forze – ha concluso Capocasa – creando una forte collisione tra domanda e offerta dei cittadini e rivolgendosi, prima di tutto, alle loro esigenze». 

 

 

 

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Pubblicato il 20 Giugno 2017
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