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Sprar, Caputo risponde all’amministrazione

Fa ancora discutere la richiesta di convocazione di consiglio comunale aperto

Riceviamo e pubblichiamo la risposta di Mino Caputo alle dichiarazioni rilasciate dall’Amministrazione Cerini a seguito della richiesta di una convocazione di Consiglio Comunale aperto sull’argomento SPRAR


Per stare vicino alla gente non basta presenziare ai vari appuntamenti con la fascia tricolore; bisogna avere la consapevolezza, la forza e la capacità di confrontarsi anche su temi spinosi come quelli dell’accoglienza. La richiesta di un Consiglio Comunale aperto scaturisce dalla mancanza di una proposta di dibattito pubblico sull’argomento che prescinda da incontri Pastorali.

Non è una richiesta per chiarire cosa sia lo SPRAR, ma nasce dall’importanza di far capire alla gente qual è il progetto d’integrazione che l’Amministrazione intende adottare e dall’opportunità di rilevare le sensazioni e le tensioni presenti nella nostra comunità per poterle gestire e governare al meglio. Diversamente si rischierebbe di far percepire la scelta come un’imposizione e di compromettere una collaborazione che, con il coinvolgimento e un’adeguata informazione, potrebbe renderla meno difficoltosa. Non si può negare la presenza di forti resistenze, ma queste erano ben presenti agli Amministratori anche quando hanno preso la decisione.

Non si può lanciare il sasso e nascondere la mano. Per dimostrare la consapevolezza della scelta adottata e garantire di saperla governare, si deve palesare sicurezza e affrontare l’argomento anche in campo avverso; non si può dire di saper navigare se non si affronta la tempesta. Il Consigliere Palazzo non ha certo bisogno della mia difesa, ma la strumentalizzazione fine a se stessa e la denigrazione gratuita alla lunga sono elementi controproducenti.

Michele non si è per nulla contraddetto, da una parte ha sollecitato l’Amministrazione ad aderire allo SPRAR, dall’altra l’ha invitata a far sapere alla gente come intende gestirla; parafrasando sarebbe come se avesse prima chiesto di dare da bere e poi sollecitato la spiegazione di quanta acqua verrebbe versata.

Caputo Romeo

Redazione
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Pubblicato il 15 Giugno 2017
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