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Cava Solter, Salviamo il Paesaggio: «Delusi della mancanza di governo istituzionale»

Salviamo il Paesaggio di Casorezzo replica alla lettera di Pietro Mezzi che preannuncia il parere favorevole all'AIA al progetto Solter - Fabrizio Cecchetti rincara la dose

«Purtroppo si sta riaprendo un contenzioso istituzionale tra Città Metropolitana e i sindaci dell'Alto Milanese e del Magentino-Abbiatense riguardo l'annosa vicenda della discarica di Busto Garolfo-Casorezzo». Così si apre la lettera che il consigliere metropolitano Pietro Mezzi ha inviato nei giorni scorsi ai sindaci dell'Alto Milanese e del Magentino – Abbiatense. Così si apre la lettera che porta con sè la notizia che Comuni, Comitati e cittadini che da anni si battono contro il progetto Solter per una discarica di rifiuti speciali nel sito ATEg 11 non avrebbero mai voluto sentire (qui il servizio). E forse nemmeno si sarebbero aspettati di sentire, dopo la conferenza dei servizi dello scorso 12 aprile, durante la quale era stato preannunciato il diniego al progetto di realizzazione della nuova discarica (qui il servizio).

«Nel corso di un incontro specifico con i tecnici dell'Area Ambiente della Città Metropolitana di Milano – prosegue infatti Pietro Mezzi –, mi è stato preannunciato che il parere tecnico della Città metropolitana, all'interno della procedura di AIA, sarebbe stato positivo rispetto al progetto presentato dalla società stessa. La decisione finale dei dirigenti e dei funzionari della Città Metropolitana non mi trova affatto d'accordo per alcune ragioni, sia tecniche sia politico-istituzionali, che ho esplicitato nel corso della riunione». Da lì la riapertura di «un contenzioso istituzionale e ambientale» al cui buon esito Mezzi ha sottolineato di essersi sempre adoperato, con «un impegno riconosciuto da tutti i sindaci della zona, anche con specifici attestati di stima per il lavoro svolto».

La notizia, non c'è nemmeno bisogno di dirlo, non ha fatto piacere al fronte del "NO". «Abbiamo letto con sgomento la lettera inviata a tutti voi dal consigliere delegato all’ambiente Pietro Mezzi – ribatte il Comitato in una lettera aperta inviata al sindaco metropolitano Giuseppe Sala, al presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni, ai capigruppo consigliari di Città Metropolitana di Milano e ai sindaci dell'Alto Milanese e del Magentino-Abbiatense –, in cui si tenta di esorcizzare un "conflitto istituzionale" che pareva sopito dopo il preavviso di rigetto formulato dall’ultima conferenza dei servizi indetta per l’annosa questione dell’impianto di discarica di rifiuti speciali nell’ATEg11, tra Busto Garolfo e Casorezzo. Lo sgomento nasce dalla constatazione che si vogliano imputare ai funzionari metropolitani, incaricati delle procedure autorizzative, tutte le responsabilità correlate alle approvazioni delle varie fasi procedurali relative al progetto, esentando le responsabilità della politica. Consci del fondamentale ruolo di indirizzo dell’azione politica, siamo veramente delusi dell’assoluta mancanza di governo istituzionale, a tutti i livelli, per lo meno sulle questioni riguardanti l’ambiente e la salute pubblica».

«Sebbene il Consiglio regionale si sia espresso all’unanimità contro il progetto – continua il Comitato –, sebbene le amministrazioni dell’Altomilanese e del Magentino-Abbiatense abbiano ripetutamente espresso la loro contrarietà, sebbene i capigruppo consigliari di Città Metropolitana di Milano abbiano sostenuto il consigliere delegato Mezzi nella sua azione atta a ripristinare l’adesione a norme e regolamenti nelle procedure ambientali con enorme impatto su ambiente e salute pubblica, registriamo la vostra scarsa propensione a dar seguito con i fatti alle parole e a rappresentare gli interessi dei cittadini che amministrate temporaneamente a fronte del mandato conferitovi. Noi ce lo ricorderemo, la gente di questo territorio se lo ricorderà. State sereni. I danni alla nostra salute e al nostro territorio – conclude Salviamo il Paesaggio – li chiederemo a tutti voi».

«Il consigliere delegato ai parchi della Città Metropolitana Pietro Mezzi è stato smentito da suoi stessi uffici – rincara la dose il vice presidente del Consiglio regionale della Lombardia Fabrizio Cecchetti –. A questo punto, viste le perplessità che ha manifestato anche dal punto di vista delle valutazione tecniche espresse dai funzionari della Città Metropolitana, per coerenza dia un forte segnale contro questa situazione e vada fino in fondo rimettendo le proprie deleghe. A questo punto l’unico che può intervenire per evitare la discarica nel Parco del Roccolo è il sindaco della Città Metropolitana Beppe Sala che avrebbe tutti gli strumenti per bloccare l’iter autorizzativo visti i pareri negativi degli enti locali, della Regione, dell’ente parco e della sua stessa maggioranza in Città Metropolitana. Ormai non ci sono più scuse: o Sala blocca il progetto, oppure lo riterremo responsabile di uno degli scempi più grandi commessi nei confronti del nostro territorio negli ultimi anni». 

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 13 Giugno 2017
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