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Lipu: «Soccorrete i cuccioli di rondone a terra»

Con il caldo estivo i cuccioli fanno le prove di volo rischiando di cadere: i rondoni non sanno spiccare il volo da terra 

«Se vedete un cucciolo di rondone a terra,  soccorretelo». È l'invito di Fabrizio Bandera della Lipu di Parabiago che ci ha spiegato come tutelare questa specie protetta che anima la città nel periodo estivo.

Con il caldo arrivano le prime prove di volo per i cuccioli di rondoni che rischiano di rimanere a terra senza più riuscire a volare. I rondoni vivono costantemente in volo, sia di giorno sia di notte (addirittura dormono volando), hanno zampe cortissime, inadatte a camminare ed a spiccare il volo da terra. Proprio per questo motivo i rondoni trovati a terra vanno sempre soccorsi.

«Nel cuore delle nostre città, nei sottotetti degli alti edifici urbani, nidificano i rondoni comuni, rondoni maggiori ed i rari rondoni pallidi, visitatori estivi che ripartono a fine stagione per l'Africa del centro sud, dove trascorreranno l’inverno – spiega Bandera -. In particolare, i piccoli di Rondone pallido sono gli ultimi a partire: il loro volo è tra fine settembre e i primi giorni di ottobre. Può succedere che alcuni giovani escano dal nido prematuramente con il piumaggio non completo e non sufficiente al volo, finendo inevitabilmente al suolo». 

Nell’estate del 2016, a causa del caldo intenso, sono stati ricoverati al CRFS Lipu "La Fagiana" diverse centinaia di giovani di Rondone. «L’adulto è riconoscibile perché le ali superano ampiamente la lunghezza della coda – commenta l'esperto –. Se lo si trova a terra senza evidenti segni di ferite è possibile effettuare la “prova di volo”: ci si reca in uno spazio aperto e tenendo l’animale con le mani a coppa lo si lancia verso l’alto; se il rondone è in salute volerà via. Nel caso di un piccolo o di un adulto che manifesta problemi la cosa migliore è trasportarlo il prima possibile al più vicino centro di recupero. Per il trasporto utilizzate una scatola di cartone con piccoli fori sul coperchio».

Distruggere i nidi è reato penale: «le rondini, i rondoni, i balestrucci, i loro nidi, le uova ed i nidiacei sono protetti dalla legge n. 157/92 e dall’ articolo 635 del codice penale che ne vieta l’uccisione e la distruzione – spiega Bandera –. La Legge Regionale Lombardia del 16 agosto 1993, N. 26 “Norme per la protezione della fauna selvatica e per la tutela dell'equilibrio ambientale e disciplina dell'attività venatoria” all’ Art. 43 comma o) prevede il divieto di “prendere o detenere uova, nidi e piccoli nati di mammiferi ed uccelli appartenenti alla fauna selvatica salvo nei casi previsti dall’articolo 6, comma 1, o nelle zone di ripopolamento e cattura, nei centri di riproduzione di fauna selvatica e nelle oasi di protezione per sottrarli a sicura distruzione o morte, purché, in tale ultimo caso, se ne dia pronto avviso ventiquattro ore successive alla competente provincia».

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 13 Giugno 2017
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