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Consulta per il lavoro, siglato l’accordo per la costituzione

Sono 19 i Comuni tra i 22 della zona omogenea dell'Alto Milanese che hanno scelto di aderire al nuovo organismo.

Sono 19 i Comuni tra i 22 della zona omogenea dell'Alto Milanese che ieri, giovedi 25 maggio, hanno scelto di sottoscrivere l'accordo per la costituzione della Consulta per l'Economia ed il Lavoro. Insieme ai Comuni, a firmare il documento c'erano anche Confindustria Alto Milanese, Confartigianato Alto Milanese, Unione Commercio, ConfEsercenti, CGIL Ticino Olona, CISL Milano Metropoli, UIL, Eurolavoro, ed altre istituzioni del territorio.

Cerro Maggiore, Cuggiono e San Vittore Olona, per il momento, hanno deciso di non aderire al neonato organismo, ma la porta, come si suol dire rimane aperta, e già da oggi comincia un percorso di ascolto delle proposte e dei suggerimenti che mira ad ampliare la cerchia degli aderenti.

La volontà di dare vita alla Consulta che ieri ha visto la luce era nell'aria già da tempo, tant'è che l'appuntamento di ieri non è stato che la ciliegina sulla torta di un lavoro che va avanti da mesi e che ha coinvolto la conferenza dei Sindaci del Patto Alto Milanese e le parti sociali. All'orgine di tutto, la presa di coscienza della necessità di promuovere il territorio dell’Alto Milanese, sia per sostenere le realtà economico-produttive già esistenti, sia per portare sul territorio nuovi investimenti, sia per far crescere le opportunità di sviluppo, lavoro e formazione. E fin dalla prima ora, per perseguire questi obiettivi la strada migliore era apparsa quella del “lavoro di squadra”, dando vita ad intese operative fra i soggetti pubblici e privati che operano sul territorio locale.

Proprio per questo, la Consulta si pone prima di tutto come organismo strutturato e permanente di confronto, indirizzo e monitoraggio congiunto tra pubblico e privato sull’andamento dell’economia e del mercato del lavoro nell’Alto Milanese. Ma più di tutto, serviranno capacità di analisi ed azioni concrete, per non correre il rischio – come è stato ribadito sin dall'apertura dei lavori di ieri – di dar vita ad «un ennesimo tavolo inconcludente».

E visto che come vuole l'adagio popolare è bene che chi ha tempo non aspetti tempo, il primo incontro è previsto già prima dell’estate, subito dopo il verdetto delle urne del prossimo 11 giugno, quando al voto, insieme ai "colleghi" di altri 1.120 Comuni, saranno chiamati anche i cittadini di Canegrate, Legnano, Magnago e San Giorgio su Legnano, che alla Consulta hanno scelto di aderire.

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 26 Maggio 2017
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