In copertina, un'immagine della cerimonia del 2014 durante la quale Riccardo Dalla Favera ha ricevuto l'Albertino d'Oro.

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Riccardo Dalla Favera ospite d'onore alla seconda edizione del Festival della Ricerca dell'Innovazione dell'Università di Foggia. Lo scienziato legnanese, Albertino d'Oro nel 2014 (qui il servizio), è ritenuto un'autorità nello studio dei linfomi ed è al timone di un team di 85 scienziati del Cancer Center della Columbia University.

Proprio oggi, giovedì 25 aprile, l'intervento del luminare legnanese, che sul palco del Teatro Comunale Umberto Giordano si è confrontato con il professor Nicola Delle Noci, preside della facoltà di medica dell'università di Foggia. Da cervello in fuga, Dalla Favera ha parlato proprio della sua esperienza all'estero, come uomo, come scienziato e come italiano che vive «nel Paese forse più evoluto del mondo».

Soprattutto, Riccardo Dalla Favera ha trattato il senso delle parole “fuga di cervelli” e “ritorno dei cervelli”, «che nella società moderna possono avere molto senso e, al tempo stesso, fatalmente quasi nessuno». Che nella società di oggi i giovani cerchino un'esperienza all'estero è nell'ordine delle cose, per lo scienziato, ma quel che deve far riflettere è il "misero" dato numerico dei ritorni, soprattutto fra le "menti" più brillanti.