Una risotteria dove possano lavorare ragazzi con disabilità. E' il sogno-progetto della onlus «Il volo del gabbiano», impegnata nella creazione di un ristorante con menù e prodotti freschi ma «standardizzati» in modo da semplificare a cuochi e camerieri il lavoro in cucina e in sala. L'idea è venuta al legnanese Alessandro Lamperti e alla moglie Giusy Masci, genitori di Riccardo, ragazzo affetto da un disturbo dello spettro autistico.

Dopo avere frequentato l'Istituto Falcone di Gallarate, da parte del figlio è emersa la forte volontà di lavorare in un ambiente professionalizzante superando la disabilità. Il problema era trovare il posto di lavoro giusto. Alessandro e Giusy hanno subito rivolto la mente al ristorante Lè Ris di Suno, dove spesso andavano a mangiare in compagnia di amici, un ambiente familiare e accogliente che li ha colpiti per la standardizzazione dell'offerta: solo risotti, presentati al tavolo nei tradizionali pentolini di acciao in diverse varianti. Anche gli antipasti sono sempre gli stessi e uguali per tutti. 

Da qui la decisione di "esportare" questo modello di ristorazione, che permette ai ragazzi con disabilità di lavorare, nel loro paese: Olgiate Olona. A loro si sono uniti Massimo Vallogini, chef e proprietario del ristorante Lè Ris di Suno, e Chiara Carabelli,  responsabile dell'inclusione dell'istituto Falcone di Gallarate. «Questa avventura – spiega Alessandro – non sarebbe partita senza il percorso compiuto con nostro figlio Riccardo. Nell'Istituto Falcone abbiamo trovato una scuola capace di integrare i ragazzi con disabilità grazie ad una corretta gestione del sostegno». 

Il progetto, però, non è pensato solo per Riccardo: «La speranza – spiega Alessandro -, è quella di dare vita a una realtà in cui dare lavoro part time a quattro ragazzi con disabilità e quattro stagisti».

Questa sera, 25 maggio, la cena di presentazione del progetto organizzata al ristorante «Saperi e sapori» dell'istituto alberghiero Falcone, il cui ricavato verrà devoluto alla onlus.