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Unità Mobile Giovani Rho, un progetto per combattere le forme di disagio

Il progetto, che aveva già avuto una prima fase terminata a marzo, è stato rifinanziato dalla Regione Lombardia

Il Comune di Rho ha ricevuto un finanziamento regionale di 53mila 466 euro per il progetto Unità Mobile Giovani (UMG), pari alla copertura dell’80% del costo totale: il finanziamento è collegato all’"Avviso pubblico di Regione Lombardia per implementare e modellizzare percorsi di inclusione sociale a favore di giovani e adulti a grave rischio di marginalità, anche con problemi di abuso".

Cos'è "Unità Mobile Giovani Rho"? È un progetto che, realizzato nell’ambito territoriale rhodense, ha come finalità il contrasto alle situazioni di "disagio ed esclusione sociale, per consumo e abuso di sostanze stupefacenti, difficoltà relative al percorso di studi, disoccupazione e precarietà lavorativa, difficoltà relazionali, disagio abitativo". La prima fase del priogetto era terminata a marzo 2017 e ora, con i nuovi finanziamenti, si potrà riprendere il lavoro in questa stessa direzione fino a ottobre dell'anno in corso

“E’ fondamentale confermare le azioni di inclusione sociale a favore dei giovani a grave rischio di marginalità, – ha commentato Valentina Giro, assessore alle politiche giovanili – sono molteplici le cause dei disagi e le reazioni negative dei giovani, che spesso sfociano nell’abbandono degli studi e nel rifugio di droghe e alcool. Spetta a noi trovare i canali meno formali per avvicinarli e dare loro una chance e un recupero in ambito sociale. Il progetto UMG intende ridurre la dispersione delle potenzialità che tutti i giovani hanno in sé”.

Il progetto è promosso da: Comune di Rho (capofila), Cooperativa sociale Lotta Contro L'Emarginazione, Associazione Comunità Nuova, Cooperativa sociale Albatros, Cooperativa Sociale Coopwork, con risorse del Programma Operativo Regionale ed è cofinanziato con il Fondo Sociale Europeo 2014-2020 di Regione Lombardia (www.fse.regione.lombardia.it).

I livelli di attività

1- interventi di pronto intervento sociale, orientati alla presa in carico di situazioni specifiche di bisogno, di tutela della salute e di limitazione dei rischi;

2- interventi di coesione sociale, orientate alla promozione di un’azione comunitaria coesiva e di facilitazione nell’accesso alla rete dei servizi di aiuto.

I destinatari

Fasce della popolazione giovanile coinvolte in situazioni di rischio di esclusione sociale, per diversi motivi: consumo e abuso di sostanze stupefacenti legali e illegali, difficoltà relative al percorso di studi, disoccupazione e precarietà lavorativa, difficoltà relazionali, disagio abitativo.

I luoghi individuati per il contatto e la presa in carico di queste fragilità

I contesti di vita dove questi fattori di rischio risultano più evidenti, perché “massimizzano“ i danni: i locali o i contesti del mondo del divertimento notturno e la scuola.

In tali contesti il progetto opera per promuovere una gestione delle situazioni di bisogno, attraverso:contatto e aggancio per una definizione della tipologia di rischio; erogazione delle prestazioni per risposte immediate/situazionali, da attuare nel momento stesso dell’aggancio; orientamento per il contatto delle risorse congrue e accessibili rispetto alla particolarità della persona e al suo ambiente di vita; accompagnamento, ove necessario, alle unità di offerta territoriali di carattere sociale e sociosanitario, per una presa in carico mirata.

Le azioni del progetto prevedono:

Azioni di limitazione dei rischi legate al consumo di sostanze stupefacenti legali e illegali nei contesti del divertimento notturno. Il progetto formalizza con i gestori dei locali notturni e delle feste, sensibili al tema, protocolli di collaborazione per ridurre l’impatto dei rischi legati all’incidentalità causata dal consumo di alcol, all’abuso di alcool e di mix di sostanze stupefacenti, a comportamenti sessuali non protetti.

Azioni di inclusione sociale orientate al contatto e aggancio di fenomeni di fragilità sociale, a beneficio degli studenti delle scuole secondarie di secondo grado del territorio. Il progetto formalizza con le dirigenze degli Istituti protocolli di collaborazione per sviluppare azioni di presa in carico di manifestazioni quali insuccesso e abbandono scolastico, difficoltà di integrazione, presenza di comportamenti a rischio circa il consumo di sostanze stupefacenti.
Percorsi di tirocinio lavorativo rivolto a giovani del territorio segnalati per situazione di marginalità e fragilità sociale.

 

Redazione
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Pubblicato il 24 Maggio 2017
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