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Rho, approvato in aula il bilancio consuntivo di Sercop

In aula è stato il presidente di Sercop Guido Ciceri a spiegare i passaggi fondamentali: il consuntivo dell'azienda speciale consortile dei nove comuni del Rhodense è stato approvato con 16 voti a favore e cinque contrari

Un "buon consuntivo", con indicatori che raccontano di una crescita dell'offerta e con progetti ad ampio respiro e innovativi che mettono le attività di Sercop al centro dell'attenzione anche sul palcoscenico nazionale: così Guido Ciceri, presidente di Sercop, introdotto dall’assessore ai Servizi socio-assistenziali Nicola Violante, ha presentato nell'aula consigliare di Rho i dati fondamentali del bilancio consuntivo dell'azienda speciale consortile creata dai 9 Comuni del Rhodense, rispondendo poi alle domande dei consiglieri. Un bilancio che, così come il programma annuale, sarebbe poi stato approvato con 16 voti a favore e cinque contrari (Marco Tizzoni, Silvia Borghetti e Guido Scarlino di Gente di Rho, Stefano Giussani della Lega nord e Mirko Venchiarutti del M5S). 

"Per quanto riguarda i consuntivo Sercop chiude con un valore della produzione di quasi 16milioni 900mila euro – ha esordito Ciceri ormai a tarda ora -: la prima azienda di servizi sociali in Lombardia, con queste caratteristiche, grazie alle continue deleghe di servizi da parte dei comuni. I fatti salienti del 2016 raccontano di due importanti elementi che hanno condotto all’aumento del fatturato: il conferimento a Sercop di tutti gli asili nido di Arese e della comunità per disabili sempre di Arese. Un fatto che non ha avuto invece riscontri economici nel 2016, ma che consiste in un impegno forte nella presentazione del progetto RIcA, con la Città metropolitana e con i sette Comuni del bollatese e del rhodense, sul Bando Periferie. Ormai finanziato, comporterà a partire dal terzo quadrimestre del 2017 per sercop la continuazione degli interventi che avevano caratterizzato “Oltre i perimetri”, progetto che poneva il suo focus su persone vulnerabili del cosiddetto ceto medio impoverito". 

Giudici ha poi spiegato in cosa consisterà questo impegno progettuale: "Gli interventi riguarderanno le tre determinanti della vulnerabilità  – ha proseguito – e saranno: il contrasto all'impoverimento (abitare e housing sociale con il progetto smart house), la conciliazione domanda-offerta sotto diversi punti di vista (fondo di garanzia delle proprietà e sostegno della domanda ). Il secondo passaggio riguarda il proseguimento degli interventi di educazione finanziaria, uno dei servizi più importanti e frequentati del rhodense e che ha sede nell’hub territoriale di Rho, all’auditorium. Il terzo passaggio, infine, riguarda la costituzione e il rinforzo oltre il 2018 degli hub territoriali: Rho auditorium, Rho sarà parco Pomè, Lainate, Arese, Pregnana Milanese , Settimo Milanese, Vanzago: si tratta di poli di servizio, al di fuori dei servizi sociali, che si rivolgono al ceto medio impoverito. Una mole di risorse importante e dicono uno degli investimenti più grandi in Italia per chi non si rivolge ai servizi sociali ma che naviga sull’orlo della povertà e, come si susa dire, non arriva alla quarta settimana”.

Giudici ha poi parlato della "realizzazione di un regolamento Isee omogeneo per i comuni" che possa permettere equità e compartecipazione alle spese, passando poi a qualche numero relativo alle fonti di finanziamento: per il 10,3% per cento si tratta di fonti nazionali-regionali.  Quasi il 4% del valore della produzione, circa 650mila euro, è costituito da fund raising  (Fondazione Cariplo, Ministero del lavoro e altre cose più piccole) che consente di avere servizi sul territorio del rhodense senza gravare sulle casse dei comuni. "Con il progetto RIcA questo valore crescerà in modo consistente – ha detto ancora Giudici -. In questi anni abbiamo portato circa 3,4 milioni di euro di finanziamento “esterno” per finanziare servizi come housing, servizio affidi, interventi sui disabili", Il valore dei servizi conferiti dai comuni costituisce oggi il 79% del valore della produzione totale e dunque Sercop è finanziata quasi interamente dai comuni. Giudici ha poi sottolineato in un passaggio le spese di supporto (che si assestano al 2.34 per cento, un "valore positivo e sostenibile confrontato ad altre realtà") e ha concluso riferendosi ai costi unitari dei servizi "costantemente sotto attenzione e tendenzialmente stabili nel triennio e nel quadriennio".

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Pubblicato il 22 Maggio 2017
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