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Cava Solter, “strappo sanato” tra Comuni e Città Metropolitana

I Comuni hanno voluto ringraziare il nuovo Consiglio Metropolitano, il consigliere Pietro Mezzi e il sindaco Giuseppe Sala.

Dopo anni di battaglia contro il progetto della ditta Solter per la realizzazione di una discarica di rifiuti speciali nel sito ATEg11 – le cosiddette ex Cave di Casorezzo -, i Comuni interessati, i Comitati cittadini e il PLIS del Roccolo sono, ormai da qualche settimana, ad un passo dalla vittoria finale. Lo scorso 12 aprile, infatti, la conferenza dei servizi di Città metropolitana ha bollato come non autorizzabile il progetto presentato da Solter, e nei giorni successivi è arrivato anche il preavviso di rigetto.

Quella contro la discarica di rifiuti speciali è stata certamente una battaglia lunga, rispetto alla quale, peraltro, gli interessati non si sentono ancora di abbassare la guardia, perchè la parola fine deve tuttora essere messa nero su bianco. Una prima conclusione, però, i Comuni dell'Alto Milanese e del Magentino Abbiatense, si sentono già adesso di trarla: se la situazione si è sbloccata, è anche e soprattutto grazie all'insediamento del nuovo Consiglio Metropolitano e soprattutto grazie al consigliere delegato Pietro Mezzi, che fin dal suo insediamento si è speso per tenere alta l'attenzione sulla vicenda. Proprio per questo, per voce di Sara Bettinelli, presidente del Patto dei Sindaci dell'Alto Milanese, e Gianmarco Invernizzi, rappresentante dei Comuni dei Magentino/Abbiatense, i Comuni hanno voluto far sentire il loro "grazie" al consigliere Pietro Mezzi, al sindaco metropolitano Giuseppe Sala ed al Consiglio Metropolitano. 

La situazione che si era venuta a creare in precedenza, infatti, aveva determinato «un profondo strappo istituzionale tra enti locali e Città Metropolitana, nonchè tra Comitati e Associazioni con l'istituzione sovraordinata», si legge nella missiva inviata lo scorso 5 maggio dai Comuni, generando una situazione apparsa a tratti «insanabile». Ma «il percorso avviato con questo nuovo Consiglio Metropolitano, e nello specifico con il consigliere delegato Pietro Mezzi, ha permesso di aprire una fase basata sul confronto, a volte anche forte e franco, tra enti e la società civile. Per la prima volta, ci si è trovati nella condizione di poter discutere con atti alla mano, ciascuno nel proprio ruolo e nei propri settori di competenza».

Ed è stato proprio questo a permettere che «quell'originario strappo istituzionale quasi irrecuperabile venisse invece recuperato ed il rapporto tra enti, istituzioni e società civile ritornasse nella normalità delle cose». 

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 15 Maggio 2017
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