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Progetto Sprar, Lega Nord: “Castellanzesi snobbati”

Secondo Soragni e Colombo, "l'amministrazione accoglie i profughi ma dimentica di chiedere il parere ai cittadini"

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato a firma di consiglieri della Lega Nord di Castellanza (minoranza) sul progetto sprar: «Manca la condivisione da parte della maggioranza dei cittadini dei progetti di accoglienza ai migranti» il commento di Soragni e Colombo, i quali lamentano poca chiarezza sul progetto di accoglienza dei richiedenti asilo.


 Vorrei soffermarmi sulle parole dette dal Presidente Mattarella nella giornata mondiale del rifugiato nel 2016 che recitano cosi: di fronte al fenomeno migratorio vi sono due scelte possibili. Una è di far finta che non esista il fenomeno, cercare di rimuoverlo, di cancellarlo, illudendosi che per far questo basti un divieto d'ingresso, una legge o qualche barriera sui confini, senza rendersi conto che si tratta di un fenomeno epocale, di dimensioni crescenti, dove i rifugiati si affiancano a coloro che fuggono da condizioni di vita insostenibili. L'altra alternativa è affrontare il fenomeno migratorio con senso di realtà e responsabilità, governando in maniera solidale, intelligente e consentendo di regolarlo con ordine e sicurezza ma occorre fare una scelta tra queste alternative. L'orientamento suggerito e accolto dall'amministrazione è molto chiaro, non sono altrettanto chiare le modalità con cui si affronta la questione. Manca infatti la condivisione da parte della maggioranza dei cittadini dei progetti di accoglienza ai migranti.

Ricordo sempre che il vostro gruppo politico che amministra la città si chiama ''PARTECIPIAMO'' e pertanto ogni scelta importante dovrebbe essere condivisa. 

In un vostro recente articolo pubblicato su Legnanonews avete scritto che “solo con il contributo di molti si ottengono risultati anche a livello politico e che una democrazia funzionante ha bisogno di una cittadinanza consapevole, attiva, impegnata, e abbiamo iniziato insieme ai nostri tecnici un percorso di conoscenza e formazione sul fenomeno dei richiedenti asilo e sulle leggi che regolano il sistema di accoglienza in Italia”. 

Bene! Avete però dimenticato un passaggio. 

Esiste una reale volontà dei cittadini nel condividere le vostre scelte? Perché se partecipate al bando con un vostro progetto significa che le scelte sono già state fatte.

La prima cosa che dovreste fare è un sondaggio o un referendum sulla volontà da parte dei castellanzesi di attivare un centro SPRAR.(sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) 

Il progetto, così come spiegato nell'articolo, è indecifrabile. 

Quanto è la durata reale del progetto? E dopo cosa succede? 

Tra gli obbiettivi vengono segnalati la realizzazione di accoglienza integrata con un forte protagonismo dei singoli contesti territoriali. Cosa vuol dire? 

Si parla di accoglienza materiale, servizi alla persona, orientamento legale, percorsi individuali di inserimento. Si parla di accoglienza di almeno 10 rifugiati, ma quanti saranno realmente? 

Si parla inoltre di ospitarli in alloggi privati che potrebbero essere ristrutturati. Da parte di chi? Con quali mezzi?

Gli SPRAR sono finanziati per il 5% dagli enti locali e per il 95% dal ministero degli interni. La quota del 5% che spetta al comune quali servizi comprende? 

Si dichiara inoltre che non emergono elementi a favore del fatto che la presenza di centri SPRAR si accompagni a una maggiore frequenza di reati. 

La domanda che ci si pone è: “Ma come, offriamo ospitalità a tutto campo e dovremmo aspettarci anche un aumento di reati?”

Nell'articolo si evidenzia che spesso le prefetture si trovano davanti a una tenace indisponibilità degli enti locali, e che devono trovare dei posti disponibili nel più breve tempo possibile e, dunque, a dover in qualche modo “IMPORRE” una soluzione. Si dichiara pertanto che bisogna imporre ai cittadini la volontà di altri?

Nel 2016 solo 2600 comuni italiani su 8000 hanno aderito allo SPRAR.

Castellanza avrebbe potuto legittimamente non partecipare al bando, oppure avrebbe potuto aderire solo dopo un consulto con la cittadinanza.

Un altro dato preoccupante.

Sempre nell'articolo pubblicato su Legnanonews è riportato che molto spesso i comuni non partecipano ai bandi, per evitare lamentele da parte dei propri elettori e che i timori e le preoccupazioni dei cittadini vanno rispettati e presi sul serio, consigliando loro di partecipare attivamente alla vita della nostra comunità. Mi pare che quanto dichiarato sia poi smentito nei fatti Insomma credo che questa amministrazione dovrebbe avere un rapporto più sincero con i propri cittadini spiegando con precisione quello che ci attende 

Come consiglieri comunali della Lega Nord chiediamo al sindaco e alla giunta:

– L'attivazione di un sondaggio anonimo con cui chiedere se sono favorevoli o contrari allo SPRAR.

– Quanto tempo durerà il progetto nella sua massima estensione per ogni cittadino ospite, e quanto tempo dureranno i fondi da parte del Ministero dell'interno?

– Nell'ipotesi in cui i fondi finissero chi sosterrà il progetto; il Comune di Castellanza? 

– Quali sono le reali possibilità di integrazione dei profughi ospitati e le reali possibilità di lavoro, vista l'attuale percentuale di disoccupazione?

– Il 5% delle spese spettanti al comune per realizzare il progetto in cosa consistono?

– Chiediamo da subito che vengano date le stesse oppurtunità di lavoro e di alloggio ai cittadini castellanzesi indigenti (pari numero dei profughi accolti) nell'intento di non creare malumori e contrasti.

Gruppo consiliare Lega Nord

Angelo Soragni, Marinella Colombo

Redazione
info@legnanonews.com
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Pubblicato il 15 Maggio 2017
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