Ancor prima di essere inaugurata, è stata vandalizzata la targa dedicata a Peppino Impastato, il giornalista ucciso dalla mafia, scoperta oggi dall'amministrazione comunale di Legnano nel giardinetto pubblico tra le vie Pasteur e Risorgimento, in zona Canazza.

"Sono arrabbiato – ha esordito nel suo discorso il sindaco Alberto Centinaio – per questa azione vandalica, anche se, alla fine, quanto successo attribuisce un significato ancora più forte alla dedicazione del giardino alla storia, alla figura, all'esempio di Impastato".

Questa notte, infatti, alcuni ignoti hanno incendiato la targa con la dedica al martire della mafia. Un gesto di estrema gravità che si spera sia solo da attribuire all’azione di qualche idiota. Il Sindaco Alberto Centinaio ha sporto denuncia alle forze dell’ordine, che stanno indagando sul fatto. 

Sono stati due giovani, Rosario e Jennifer, a scoprire l'atto vandalico e a sistemare per primi la targa, che oggi si è presentata ripulita, all'atto del suo scoprimento.

Alla inaugurazione presenti diverse autorità, candidati sindaco, esponenti politici e di associazioni legate al territorio.

In giornata Alberto Dell'Acqua, segretario cittadino del PD, ha inviato il seguente messaggio: "Ci auguriamo che il brutto gesto nei confronti della targa di Peppino Impastato sia solo una goliardata di infelici idioti, ma non possiamo ignorare quello che è solo l’ultimo di una serie di episodi di questo tipo. Non è la prima volta che Legnano è protagonista di preoccupanti segnali: dalla corona del giovane sindacalista Giovanni Novara bruciata in via XXIX maggio alla distruzione della lapide alla Tessitura Bernocchi . Una carrellata di segnali negativi che non possono essere trascurati e che devono essere affrontati con la dovuta serietà”. 

Anche Gianbattista Fratus candidato sindaco del centrodestra, presente alla manifestazione, ha voluto manifestare così il suo pensiero : "L'atto vandalico di ignoti che hanno bruciato il telo della targa commemorativa dedicata a Peppino Impastato è il segnale che anche a Legnano non bisogna abbassare la guardia sulle tematiche legate alla legalità e alla lotta a tutte le mafie. Speriamo si tratti solamente di un gesto insensato di qualche imbecille. Al contrario, se si dovesse trattare di un'intimidazione la nostra voce si unisce a tutte quelle che credono in una Legnano e in un'Italia libere dalla mafia. Libere come lo era Peppino Impastato".