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Dall’educazione civica al progetto Sprar: Partecipiamo risponde a Soragni

La lista di maggioranza reputa "false e tendenziose" le affermazione del capogruppo di Lega Nord

Di seguito il comunicato del gruppo di maggioranza "Partecipiamo", dove i consiglieri rispondono alle affermazioni del capogruppo di Lega Nord Angelo Soragni


In democrazia è legittimo manifestare il proprio dissenso, ma è profondamente scorretto farlo attraverso dichiarazioni false e imprecise. Ci riferiamo  ad alcune affermazioni presenti nel  comunicato letto all’ inizio dell’ultimo consiglio comunale dal capogruppo della Lega Nord Angelo Soragni

Non è affatto vero che abbiamo bocciato tutti gli emendamenti da loro presentati, e proprio l’esempio citato da Soragni riguardante l’inserimento di lezioni di educazione civica nel piano di diritto allo studio, è quello che,  contrariamente a quanto  affermato, è stato accolto ed attuato.    In commissione cultura del 1 febbraio 2017, dato che il progetto era già stato definito, sono state date ai presenti tutte le informazioni su come è stato  strutturato:

-classi che hanno aderito: 8 ( 6 alle Manzoni + 2 alle De Amicis)

-totale ore: 32

-argomenti scelti dalle insegnanti: rispetto della cosa pubblica e bullismo-cyberbullismo

-calendario: da metà febbraio a inizio aprile

Quindi,  non solo è  stato accolto l'emendamento , ma il progetto è  ormai giunto  alle battute finali.

Per quanto riguarda la richiesta di certificazione medica obbligatoria per il rientro dopo la malattia dei bambini del nido, abbiamo chiarito al dott. Soragni che non è stato possibile accoglierla in quanto non supportata dalla legislazione regionale, che non prevede questo obbligo, ma solo la presentazione di un’autocertificazione da parte del genitore. Ci siamo comunque resi disponibili a sentire su questo argomento i pediatri del territorio.

Argomento Ambulatori Asst di Castellanza: in data 9 febbraio, abbiamo ricevuto una nota  da parte dei vertici dell’ASST nella quale si  comunicava  la sospensione dell’attività del poliambulatorio, motivata dalla scarsa affluenza di pazienti  e della chiusura del Centro di Assistenza Limitata,   entro il terzo trimestre del 2017. E’ importante comunque precisare che sono rimasti aperti gli uffici amministrativi (es. scelta e revoca del medico) che sono quelli che hanno avuto negli ultimi anno un’affluenza maggiore. A fronte di questa situazione, sono stati avvisati immediatamente i cittadini con dei cartelli affissi presso i locali dell’ex distretto,  ed è iniziata da parte nostra una riflessione condivisa anche  con i comuni della Valle Olona,  sia sulla  collocazione da garantire agli uffici amministrativi che sulla nuove modalità di utilizzo  dei locali di via Roma. Tutto questo in attesa che vengano ufficializzate le decisioni in merito ai nuovi ambiti distrettuali e che venga avviato il tavolo tecnico così come concordato nell’incontro effettuato in data 20 marzo.Veniamo infine all’accusa infondata di mancata condivisione delle strategie che l’amministrazione intende adottare per i  richiedenti asilo e i rifugiati. Gli esponenti della Lega Nord sono stati male informati:  l’incontro con le associazioni su questo argomento è stato di carattere formativo- informativo , come si legge nell’ordine del giorno della lettera di convocazione. In quella sede  abbiamo voluto  porre le basi per aprire il confronto con loro, che rappresentano una  buona parte della popolazione castellanzese, visto che sono state invitate circa 70 associazioni.

Quindi non c’è  nessun progetto già pronto e definito, ma abbiamo avviato un percorso per poter accedere al finanziamento da parte del Servizio Centrale, per l’attivazione di un servizio S.P.R.A.R. Questo percorso prevede anche  momenti di confronto politico e con tutta la cittadinanza.

Quello dell’accoglienza ai richiedenti asilo e ai rifugiati è un tema sul quale in questi mesi, sia ANCI che le Prefetture stanno costantemente chiedendo collaborazione alle amministrazioni comunali, che possono decidere se subire scelte fatte da altri o essere protagoniste  nel proprio territorio nell’organizzazione e nella gestione di un ‘accoglienza che non segua più logiche emergenziali, ma logiche di inclusione e integrazione. 

Per rispondere poi ad alcune affermazioni fatte sui social dai soliti “ben informati”,  su quali sono le richieste della Prefettura di Varese, si riporta uno stralcio dell’ultima comunicazione inviata dal Prefetto  ai sindaci della  provincia di Varese:…..omissis. “Quanto sopra si comunica per ogni conseguente valutazione da parte delle S.S.L.L. confermando nuovamente, come illustrato anche nel corso dei numerosi incontri diretti tenutisi sul tema, l’assoluta necessità che in questa provincia venga dato corso al più presto alla citata progettualità S.P.R.A.R. al fine, almeno di riequilibrare in modo adeguato le proporzioni dell’accoglienza dei richiedenti asilo che, attualmente continua ad essere assicurata in modo pressoché esclusivo da parte di questa Prefettura”.

 Quindi vogliamo per l’ennesima volta rinnovare la nostra disponibilità al dialogo, che per essere proficuo e costruttivo, deve basarsi sul rispetto della verità e della posizione dell’altro, anche se diversa dalla propria.  Siamo infatti convinti che una comunità se vuole essere tale, deve essere   in grado di integrare e rispettare le differenze, riconoscendole come ricchezza per tutti.

Redazione
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Pubblicato il 10 Aprile 2017
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