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Nerviano, aumenti tariffe: la risposta dell’amministrazione

Aumentate le tariffe dei servizi a domanda individuale, tra cui l'asilo nido...

«Le precedenti amministrazioni hanno scelto di far pagare poco i servizi a chi li usufruiva e tanto agli altri cittadini. Non è ammissibile che certi servizi, usati da una stretta minoranza di cittadini, siano pagati per due terzi dalla collettività. È giusto che il Comune aiuti il cittadino, ma non è corretto che sia la collettività a dover pagare l'intera somma di alcuni servizi». Così le forze di maggioranza Lega Nord, GIN e Con Nerviano spiegano l'aumento delle tariffe dei servizi a domanda individuale, seguiti a una richiesta del Piano di Zona.

A far discutere durante l'ultimo consiglio comunale il passaggio delle tariffe per l'asilo nido. Finora si pagava da un minimo di 43 a un massimo di 430 euro, ora invece, si è passati a un minimo di 100 a un massimo di 512. «Tale adeguamento delle tariffe fa seguito ad una indicazione del Piano di Zona dell’ambito del Legnanese, deliberata durante il Tavolo Politico del 17.05.2016, a cui aveva partecipato l’amministrazione precedente e nel quale venivano invitati i comuni del distretto a uniformare le tariffe dei servizi a domanda individuale – aggiunge l'attuale maggioranza -. Vogliamo quindi ricordare che è stato proprio l'assessore alla partita dell'amministrazione precedente, nonché capolista della lista di centrosinistra alle scorse elezioni comunali, a votare a favore di questo adeguamento».

Di seguito il comunicato integrale a firma Lega Nord, Gin e Con Nerviano.


I servizi a domanda individuale sono quei servizi non istituzionali, quindi facoltativi, che il Comune eroga ai cittadini che ne usufruiscono. Si tratta dell'asilo nido, della mensa, dei trasporti, ecc…

Le precedenti amministrazioni hanno scelto di far pagare poco i servizi a chi li usufruiva e tanto agli altri cittadini. Non è ammissibile che certi servizi, usati da una stretta minoranza di cittadini, siano pagati per due terzi dalla collettività. È giusto che il Comune aiuti il cittadino, ma non è corretto che sia la collettività a dover pagare l'intera somma di alcuni servizi.

Tale adeguamento delle tariffe fa seguito ad una indicazione del Piano di Zona dell’ambito del Legnanese, deliberata durante il Tavolo Politico del 17.05.2016, a cui aveva partecipato l’amministrazione precedente e nel quale venivano invitati i comuni del distretto a uniformare le tariffe dei servizi a domanda individuale. Vogliamo quindi ricordare che è stato proprio l'assessore alla partita dell'amministrazione precedente, nonché capolista della lista di centrosinistra alle scorse elezioni comunali, a votare a favore di questo adeguamento.

In consiglio comunale le opposizioni hanno strumentalmente attaccato la maggioranza su questa decisione, poichè è sempre meglio accusare chi governa piuttosto che fare proposte concrete e responsabili.

Particolarmente contestato è stato l'aumento delle rette dell'asilo nido. Il minimo è stato portato a € 100 e le tariffe successive, suddivise per scaglioni in base al reddito ISEE, al massimo di € 512 introducendo come elemento di giustizia un incremento proporzionale che prima non c'era. A vantaggio delle fasce medie di reddito è stata elevata la soglia massima dell’ISEE, per ottenere la tariffa agevolata, da € 16.000 a € 17.500, modificando nel contempo il metodo di calcolo adottandone uno nuovo ritenuto più equo che comporterà dei significativi risparmi per chi si trova nella fascia dai € 6.524 ai € 13.500 di ISEE. Questa manovra permetterà maggior equità fiscale e sociale e permetterà a molti, con reddito ISEE invariato, di vedersi ridurre la tariffa rispetto al passato.

Si evidenzia che tutte le tariffe dei servizi educativi del comune di Nerviano erano tra le più basse del piano di zona e, per garantire la continuità degli stessi, si è reso necessario adeguarle almeno ai minimi suggeriti. La posizione condivisa lo scorso anno tra tutti i comuni di zona (di tutti i colori politici), e sottoscritta anche dai precedenti amministratori di Nerviano, ha stabilito di omogenizzare le tariffe, con l'impegno di portare il minimo a € 100 (che non copre neanche il costo del pasto), oltre a raccomandare di portare la tariffa massima tra € 512 ed € 550 a fronte di un costo medio per bambino di oltre € 900. Di fronte a tali cifre, l'amministrazione ha deciso di aggiornare responsabilmente valori anacronistici e di procedere al ritocco delle tariffe che risultano comunque ancora tra le più basse applicate nei comuni della zona. Anche gli altri servizi sono stati lievemente ritoccati seguendo gli stessi principi. 

Coordinamento LEGA NORD, GIN e CON NERVIANO

Redazione
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Pubblicato il 07 Aprile 2017
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