Dalle ex Cave di Casorezzo, alla ex Cava Bastio-Cardani: dopo il progetto Solter per il sito ATEg11 (qui il servizio), sul tavolo della Giunta Biondi arriva un'altra questione ambientale. 

Anche in questo caso, dicevamo, tutto parte da una cava, la ex cava estrattiva Bastio-Cardani, per la quale dieci anni fa è stata sottoscritta una convenzione tra il Comune di Busto Garolfo e la Daf s.r.l. finalizzata al ripristino ed alla riqualificazione dell'area: in quest'ottica, nel sito di viale Europa Daf s.r.l. ha installato un sito di lavorazioni per il recupero di varie tipologie di rifiuti che in questo modo possono poi essere riutilizzate. Il residuo della lavorazione, invece, viene smaltito: nessun rifiuto, insomma, resta nell'area.

La convenzione, di durata decennale, è scaduta lo scorso 9 febbraio, e Daf, ancora prima del termine finale, ha inoltrato a Città Metropolitana la richiesta per il rinnovo della convenzione. Ma non la pensa allo stesso modo l'amministrazione comunale, che sul punto ha espresso parere negativo.

«Il Comune non ha più interesse al rinnovo della convenzione – spiega il sindaco Susanna Biondi -, non ci sono le condizioni. Quando dieci anni fa la convenzione è stata stipulata, il fine era quello di risolvere le problematiche legate ad una cava aperta: c'era la necessità di riempire il cratere. Attualmente questa necessità non c'è più:il nostro parere di contrarietà si basa sull'ubicazione del sito, che da PGT è stato destinato a zona agricola di pregio, situata per di più su un corridoio ecologico».

A doversi esprimere, ora, sarà Città Metropolitana. Nei giorni scorsi c'è stato un primo incontro esplorativo, ma ancora nessuna soluzione: le parti hanno presentato alcuni spunti di riflessione, ma sono rimaste sostanzialmente ferme sulle loro posizioni. La Città Metropolitana, così, ha deciso di prendere tempo: se ne riparlerà ai primi di maggio.