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Parco della Pace: 300 firme per dire “basta” al degrado

I genitori della scuola elementare Tarra hanno organizzato una raccolta firme per migliorare le condizioni del parco...

Sembra quasi una task force, quella organizzata dalle famiglie della scuola elementare Tarra di Busto Garolfo per "salvare" il Parco della Pace.

Ormai da diverso tempo, infatti, nel parco pubblico situato tra le scuole elementari e l'asilo i piccoli, per raggiungere i giochi a loro destinati, devono affrontare un vero e proprio percorso ad ostacoli tra escrementi di cane e rifiuti abbandonati, soprattutto cocci di vetro. E certo non è difficile rendersi conto dei rischi che la situazione comporta, anche pensando all'età dei bambini che frequentano i giadinetti.

Così, alcuni genitori dei piccoli alunni, stanchi della situazione, si sono organizzati ed hanno dato vita ad una raccolta firme per chiedere un intervento per migliorare le condizioni del parco, arrivando in poco tempo a circa trecento adesioni.

«L'amministrazione provvede a far pulire il parco tre volte alla settimana – spiegano alcune mamme coinvolte –, ma poi, a causa della maleducazione delle persone, la situazione torna sempre al punto di partenza, e ricompaiono i cocci di vetro e gli escrementi dei cani». É proprio per questo che le famiglie si sono date da fare per chiedere soluzioni più incisive.

L'iniziativa sembra godere di un consenso bipartisan: se infatti inizialmente è stata la consigliera d'opposizione Patrizia D'Elia, contattata dai genitori, ad aiutarli a dar voce alle proprie preoccupazioni, nei giorni scorsi anche il sindaco Susanna Biondi ha ricevuto in due occasioni una delegazione di familiari per vagliare insieme possibili soluzioni.

Fin da subito dovrebbero arrivare i primi provvedimenti: cancelli chiusi in orario notturno, intensificazione dei controlli da parte della Polizia locale ed anche qualche miglioria estetica. L'amministrazione, infatti, sta organizzando, in collaborazione con l'Istituto Mendel di Villa Cortese, dei lavori di risanamento del terreno, sul quale ormai non cresce quasi più l'erba, e sta ipotizzando di piantare dei fiori. «Magari, vedendo il parco più curato, chi lo frequenta ne avrà più rispetto», si augurano i genitori dei piccoli frequentatori dei giardini pubblici. 

   

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 14 Marzo 2017
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