Riceviamo e pubblichiamo dai consiglieri di Lega Nord, Marinella Colombo e Angelo Soragni, la posizione assunta sul tema della revisione del regolamento degli asili nido a Castellanza.

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Asili nido: piccoli passi (mancati) per il welfare. Tutela del potere d’acquisto dei salari e sicurezza sanitaria due occasioni che l’amministrazione comunale si è lasciata sfuggire.

Un tema, quello degli asili nido, che sta molto a cuore ai consiglieri del Carroccio che già nel programma elettorale promuovevano l’importanza di sostenere le giovani coppie nel difficile compito di far quadrare il bilancio di una famiglia in crescita.

Nel Consiglio Comunale di Castellanza del 10 marzo scorso è stato approvato il regolamento dell'asilo nido con voto contrario dei consiglieri della Lega Nord.

Sono stati presentati, da parte dei consiglieri Angelo Soragni e Marinella Colombo, due emendamenti, entrambi bocciati, sulla revisione del regolamento degli asili nido.

Le proposte riguardano due temi importanti: retta gratuita per i bambini che frequentano il primo anno e pasto compreso nella retta per i bambini iscritti agli anni successivi e modifica di alcuni aspetti di natura igienico sanitaria.

Le proposte partono dall’idea che le giovani coppie che desiderano allargare la famiglia dovrebbero essere supportate e incentivate a farlo.

Regione Lombardia promuove già diverse forme di sostegno alle famiglie in condizioni economiche più fragili; ad esempio attraverso con il bonus bebè (un contributo fino a 1800 euro per famiglie con reddito entro i 20.000 euro) e gli asili nido gratuiti per famiglie con ISEE fino a 20.000 euro. 

Se però teniamo conto di quante spese i genitori devono affrontare per crescere dei figli (vestitini, latte in polvere, pappe, pannolini, carrozzine ecc) ecco che molto spesso le giovani coppie non riescono a far quadrare i bilanci famigliari.

“È per questo che nel nostro programma elettorale avevamo pensato di rafforzare la politica regionale, togliendo per i residenti castellanzesi la retta del primo anno di asilo nido convinti che per aumentare le nascite nel nostro Paese dobbiamo sostenere con tutte le nostre forze le famiglie. Il denaro speso per abbattere le querce del cimitero (23.000 euro) sarebbe stato meglio utilizzato come base per contenere le rette dell'asilo, o quanto meno, per far rientrare il costo dei pasti giornalieri nella tariffa.

Per quanto riguarda gli aspetti igienico sanitari del regolamento, Soragni e Colombo puntano il dito sulle autocertificazioni attestanti lo stato di salute del bambino.

Seppur la legge le consenta le autocertificazioni fornite a inizio d'anno, e l'autocertificazione da parte dei genitori dopo malattia, lasciano non poche perplessità.

Come può un genitore stabilire anche dopo avere consultato il pediatra (spesso solo per telefono) che il bambino è in buona salute, ma soprattutto non è affetto da malattie che possano essere causa di contagio per la comunità?

Da qui la richiesta di una restrizione del regolamento che preveda una certificazione medica, del pediatra, di avvenuta guarigione prevedendo la possibilità di aprire una convenzione con i medici per l'eventuale costo della certificazione.

La proposta è già adottata in molte regione come per il Lazio dove il certificato medico è obbligatorio dopo sei giorni di assenza dall'asilo. E ancora, a Bologna sono state raccolte firme da parte di genitori contro l'autocertificazione. 

In questa logica potrebbe essere interessante se Castellanza si ponesse come obiettivo quello di costruire un progetto pilota sulle normative che riguardano gli asili, invitando a partecipare anche l'Assemblea dei genitori e il Comitato di partecipazione.

Ovviamente come esponenti della Lega Nord, attenti alle esigenze del territorio e della comunità, siamo sempre pronti a un confronto con i cittadini per raccogliere consigli e idee.

Marinella Colombo e Angelo Soragni (Lega Nord)