Mamma e figlio annegarono nel canale Villoresi, ora i familiari chiedono il risarcimento del danno.

Estate 2009, un bambino di nemmeno otto anni finisce in una roggia laterale del canale Villoresi in località Cantone a Nerviano: l'acqua è relativamente bassa, ma la corrente è forte, e il piccolo viene risucchiato. La madre, 34enne, si butta in acqua per cercare di salvarlo, ma finisce a sua volta "vittima" della corrente. La macchina dei soccorsi si mette subito in moto, ma per i due, entrambi di nazionalità cinese, non c'è nulla da fare. 

Una tragedia che ha lasciato tutti senza parole all'epoca, e che oggi – a quasi otto anni di distanza dai fatti – sta per approdare nelle aule del Palazzo di Giustizia di Milano. I familiari delle vittime, infatti, hanno chiamato davanti al giudice il Comune di Nerviano, le ferrovie e il Consorzio Villoresi per ottenere il risarcimento del danno, e l'udienza è in calendario per il mese di aprile.

«I familiari ci hanno citato in giudizio per il risarcimento dei danni per negligenza e per la mancanza di protezioni all'ingresso – spiega il sindaco di Nerviano Massimo Cozzi –, ma quell'ingresso c'è sempre stato ed è sempre stato così, e comunque è segnalato. Umanamente ci dispiace molto per quanto è accaduto – continua il primo cittadino -, ma questo è il primo ed unico caso di questo tipo che si sia mai verificato».

Tragica fatalità secondo l'amministrazione, negligenza del Comune secondo i familiari: toccherà ai magistrati meneghini emettere l'"ardua sentenza".