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Il sindaco Rossetti non si dimette

Nonostante i numeri non siano dalla sua parte, l'amministrazione non fa un passo indietro - L'intenzione è di riallacciare i rapporti con i 4 "dissidenti"...

Nessun passo indietro. Il sindaco Teresina Rossetti rimane al suo posto. Niente dimissioni. Nonostante i numeri in consiglio comunale non siano a favore dell'amministrazione – che ora può fare conto solamente su 5 consiglieri a fronte dei 9 necessari per avere la maggioranza – la squadra di governo si presenterà al prossimo consiglio comunale con il bilancio. La speranza è quella di riuscire a portare dalla propria parte i quattro consiglieri della minoranza interna: Antonio Lazzati, Calogero Mantellina, Simona Dell'Acqua e Giuseppe D'Anna. La prima cittadina ha rotto il silenzio oggi, venerdì 10, dopo le dimissioni dell'assessore alla finanza Emanuela Banfi, l'allontanamento del vicesindaco Piera Landoni e la revoca dell'appoggio del consigliere indipendente Francesco Spataro.

LA MAGGIORANZA MANCANTE E L'IPOTESI "DISSIDENTI". E' questione di numeri: il futuro della giunta è tutto in salita. Con un parlamento cittadino contrario, l'avventura dell'amministrazione Rossetti non andrebbe molto lontano. E per avere una possibilità di andare avanti ecco allora l'idea di riavvicinarsi ai quattro "dissidenti". «Non abbiamo ancora avuto alcun contatto con loro – chiarisce Teresina Rossetti, presente davanti alla stampa insieme agli assessori Gianni Croci e Marco Lavazza -. Non abbiamo nulla in contrario rispetto al loro ritorno e siamo pronti al dialogo». «Ad ogni modo – aggiunge il sindaco -, non ho alcuna intenzione di dimittermi. Se la risposta dei quattro consiglieri sarà negativa, andremo a casa».

LA RISPOSTA DI ANTONIO LAZZATI. Immediatamente dopo l'incontro con la stampa, Legnanonews ha contattato l'ex sindaco, che ha chiarito la sua posizione: «Non ho ancora avuto alcun contatto con la prima cittadina – ha spiegato -. Nel momento in cui lo avremo, noi quattro consiglieri valuteremo, come sempre fatto, insieme e democraticamente cosa fare. Ma suppongo che la nostra decisione sarà unanime».

L'ALLONTANAMENTO DEL VICESINDACO. «In questa vicenda non ci sono Biancaneva e la strega cattiva. L'allontanamento del vicesindaco non è stato assolutamente un fatto inaspettato: da tempo i rapporti erano tesi, non c'era sintonia – ha affermato Teresina Rossetti –. Siamo arrivati a un punto in cui dopo una delle ultime riunioni di giunta l'ex assessore Landoni ha detto che questa giunta era morta e avremmo dovuto cercare un altro alleato. Dopo questa affermazione i rapporti di fiducia non potevano più sussistere». A logorare i rapporti sarebbero state soprattutto posizioni divergenti sulla gestione di Amcem, l'azienda municipale che gestisce la farmacia comunale, uno dei temi caldi che hanno tenuto banco in consiglio negli ultimi mesi. «Non abbiamo intenzione di accettare imposizioni o "ricatti" – ha aggiunto la prima cittadina –. Non me la sono sentita di portare in consiglio il piano programma 2017 di Amcem. Preferisco aspettare il giudizio del nuovo revisore dei conti». Respinte anche le accuse di non aver volutamente dato risposte riguardo a questioni sottoposte dall'ex vice: «le domande sono arrivate tramite mail, non in tempo per la nostra riunione di giunta e quindi avevamo pensato di rimandare la risposta al prossimo incontro. Queste domande, ad ogni modo, nulla hanno a che vedere con la revoca». La mail con la revoca, poi, sarebbe stato un avviso della notifica che sarebbe arrivata con raccomandata.

IL CASO BANFI. Rimandate al mittente, anche in questo caso, le accuse di ostruzionismo. «Nella stesura del bilancio l'assessore aveva proposto dei tagli che non potevano essere fatti – ha affermato il sindaco -. E riguardo la dichiarazione di non voler essere coinvolta in situazioni che risalgono ad anni prima, è una situazione che ogni amministratore sa che dovrà affrontare nel suo ruolo».

IL CASO SPATARO. «Abbiamo rispettato l'accordo stipulato con il consigliere Spataro in tutti i suoi punti ha sostenuto Teresina Rossetti -. Ci siamo incotrati con lui e lo abbiamo coinvolto. E' assurdo incolpare l'amministrazione della mancanza di agenti di Polizia Locale. Stiamo proprio cercando di andare a rimpolpare il corpo di Polizia con l'assunzione di un agente a 20 ore e di un sottoufficiale».

Redazione
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Pubblicato il 10 Marzo 2017
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