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Cerro Maggiore: raccolta puntuale sì, ma tariffa puntuale no

A ribadirlo è stata l'amministrazione comunale di Cerro Maggiore su sollecitazione di una mozione del Movimento 5 Stelle

Raccolta puntuale sì, ma tariffa puntuale no. Almeno per adesso. A ribadirlo è stata l'amministrazione comunale di Cerro Maggiore su sollecitazione di una mozione del Movimento 5 Stelle.

Il consigliere comunale Edoardo Martello ha chiesto chiarimenti dopo l'entrata in vigore della raccolta puntuale nel marzo 2018. «Come riportato anche dai giornali molti cittadini avevano capito che "più differenzi meno spendi" – spiega Martello -. Il nuovo bidoncino infatti è dotato di tag cioè un codice associato al titolare dell'utenza che permette di registrare il numero di volte in cui il bidoncino viene svuotato. Il primo periodo però sarebbe stato di sperimentazione. Considerato che è passato un anno e mezzo dall'inizio della raccolta puntuale, e l'amministrazione ha spiegato che il tag è utilizzato solo a fini statistici e non è in previsione la partenza della vera raccolta puntuale e conseguente tariffa puntuale.Inoltre uno degli obiettivi della Regione Lombardia è portare il 20% dei comuni sulla puntuale e valutato che c'è stato un aumento della Tari del 7% quest'anno, si interroga il sindaco e la giunta se è quando partirà la raccolta puntuale e la tariffa puntuale».

[pubblicita] A rispondere è stato l'assessore al bilancio Matteo Bocca: nel Comune di Cerro Maggiore viene applicata la tariffa ordinaria, ma con la raccolta puntuale. «Ad ogni nucleo familiare residente è stato consegnato un bidone chippato con un codice univoco che consente all'operatore adetto alla raccolta di rilevare il volume di conferimenti di ogni contribuente – ha spiegato Bocca –. La base di calcolo della tariffa è sempre la superficie dell'abitazione e il numero di componenti del nucleo familiare. Ad oggi la tariffa puntuale non è in vigore. Stiamo raccogliendo informazioni per decidere se applicare la tariffa puntuale».

Lo sforzo dei cittadini per differenziare maggiormente, dimostrato anche dai dati, non è però vano. L'aumento di differenziata agevola il Comune nei costi della Tari. A penalizzare è però l'aumento del costo di smaltimento dei rifiuti, che è cresciuto. «Se ad oggi avessimo ancora il volume di rifiuti del 2017, ma con i costi del 2019, l'aumento in bolletta si sarebbe sentito ancora di più – ha spiegato Bocca -. Differenziare, quindi, non è inutile».

L'amministrazione sta valutando i pro e i contro della tariffa puntuale. Dalla parte dei vantaggi ci sarebbe un incentivo della raccolta differenziata e la razionalizzazione dei costi di raccolta, mentre dalla parte degli svantaggi il timore per l'aumento di rifiuti abbandonati, l'aumento dei costi indiretti per la gestione straordinaria e la diminuzione dell'effetto calmierazione derivante dalla tassa applicata sulle aree industriali. A Cerro Maggiore il servizio di raccolta dovrà essere messo a gara nel 2020.

Redazione
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Pubblicato il 27 Settembre 2019
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