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Presidente del consiglio comunale: la maggioranza non si presenta in aula

A vuoto anche il terzo consiglio comunale sul tema - Nuova convocazione sabato 10 Parabiago, dov'è finita la vera politica?

Nulla di fatto. Ancora. Parabiago rimane senza un presidente del consiglio comunale, nel concreto bloccando i lavori del parlamentino cittadino, "ostaggio" delle faide interne alla maggioranza ormai da due settimane. Dalla morte di Franco Borghi, avvenuta a gennaio, la maggioranza di centrodestra formata da Lega, Forza Italia e AttivaMente non riesce a mettersi d'accordo per eleggere un successore. E anche questa sera, giovedì 7, non è stata la volta buona.

[pubblicita] Alla convocazione del consiglio hanno risposto presente solamente i consiglieri di minoranza Christian Vitali (M5S), Alessandra Ghiani, Giorgio Colombo e Anna Maria Cogliati (PD) e Ulisse Cherubelli (Lega). Quest'ultimo, in qualità di consigliere anziano, fa le veci del presidente, convocando le sedute. A far rumore è stato il silenzio più che assordante dai banchi della maggioranza: nessuno dei consiglieri eletti si è seduto in aula, nonostante alcuni di loro fossero effettivamente presenti in Comune, a pochi metri da dove si sarebbe dovuto svolgere il consiglio. Se ce ne fosse stato ancora bisogno, la conferma definitiva di una maggioranza più che spaccata, fratturata: non sono bastate 53 votazioni, tre convocazioni di consiglio comunale e oltre 10 ore di sedute – a cui vanno sommate,probabilmente, altre ore di riunioni interne – per convergere su un nome che potesse mettere d'accordo almeno 9 consiglieri.

Una situazione paradossale, che lascia l'amaro in bocca anche alla minoranza. «Quello che è successo oggi è grave il commento a caldo del consigliere pentastellato Vitali -. Il consiglio comunale non si è tenuto nonostante i consiglieri fossero presenti in Comune. Ora la presidenza deve essere data alla minoranza. La maggioranza non ha credibilità. Ormai credo che le dimissioni di Cucchi siano inevitabili». E una sferzata è riservata anche a Polito (FDI) che aveva dichiarato come la città avesse altre priorità rispetto alla nomina del presidente del consiglio: «Il presidente è la seconda carica del consiglio comunale dopo il sindaco – appunta Vitali –: la sua nomina non è certamente una perdita di tempo». Grande delusione arriva anche da Anna Maria Cogliati, consigliera dem proposta dal centrosinistra come candidata alla presidenza: «E' in atto una crisi degli organi di elezione. Quella a cui abbiamo assistito è una presa in giro di tutti, la maggioranza non si è presa nemmeno la briga di presentarsi. Siamo davvero al minimo dell'educazione politica. La minoranza è qui, tra i banchi del consiglio comunale, ma di fronte a noi non abbiamo nessuno. Il sindaco dovrebbe prendersi carico di questa faccenda».

Ora tutto torna in discussione. Dopo tre consigli a vuoto si va verso il quarto: il parlamentino parabiaghese dovrà riunirsi, ancora, sabato 10, alle 10. D'altronde si sa: non c'è due senza tre, e il quattro vien da sè.

Parabiago, dov'è finita la vera politica?

Redazione
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Pubblicato il 07 Marzo 2019
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