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Strage di finestrini, Cacucci: «Indagini in corso, nessuna deriva delinquenziale»

Nell'ultima seduta consiliare si è tornati ad aprire anche il "capitolo" Franco Tosi, con maggioranza e minoranza per una volta d'accordo e quello della Fondazione Cultura 

La strage di finestrini fa discutere ormai da qualche settimana, lo spaccio e le siringhe abbandonate ormai sono diventate un leit motiv nel dibattito (non solo) politico e nel tamtam mediatico dei social, così come la segnaletica stradale e gli arredi urbani danneggiati. Note dolenti, quelle elencate, che il consigliere di Movimento X Legnano Daniele Berti ha portato tra i banchi del Parlamentino di Palazzo Malinverni con un'interrogazione ad hoc, finalizzata a conoscere le contromisure che la giunta Fratus intende mettere in campo per contrastare questa «deriva».

«La situazione a Legnano e nel nostro territorio non presenta elementi particolarmente gravi o differenti rispetto al passato – ha sottolineato l'assessore alla partita Maira Cacucci –. I livelli delinquenziali sono più o meno gli stessi, non abbiamo né un decremento, né tantomeno il contrario da rilevare. Nell'ultimo periodo si sono verificati degli episodi di microcriminalità che hanno destato molto più scalpore di quello che invece destano altri episodi che definirei meno "micro", ma anch'essi rientranti nella categoria della microcriminalità. Che questa non sia una priorità dell'amministrazione non è vero: lo è, al pari di qualsiasi atto delinquenziale. I cittadini pensano che con l'incrementare della videosorveglianza e l'attenzione di Polizia, Carabinieri e Polizia Locale queste situazioni non si verifichino, ma non è così: nonostante l'aumento degli impianti di videosorveglianza, nonostante il Controllo del Vicinato in costante incremento, e nonostante le Forze dell'Ordine, determinati avvenimenti non si possono evitare. Le indagini sono in corso, purtroppo i tempi non sono quelli che la cittadinanza vorrebbe».

Insomma, niente di nuovo sul fronte occidentale. La risposta dell'assessore ha comunque fatto alzare qualche sopracciglio. «Ho avuto modo di leggere il rapporto ORIM, nell'ultima parte del quale c'è un'analisi della delittuosità in Lombardia per tipologia di reato – ha infatti assunto Maira Cacucci –. L'ORIM ha fatto un confronto tra stranieri ed italiani e ne emerge che il tasso di delittuosità degli italiani è inferiore rispetto a quello degli stranieri, tanto è vero che si parla di un tasso di 5,6 volte – quindi del 45,8% – superiore da parte degli stranieri. Facendo un confronto per tipologie di reato, si legge che sono aumentati a dismisura quei reati che negli anni passati ci eravamo un pochino dimenticati, e tra questi si leggono appunto quei reati che annoveriamo tra quelli di microcriminalità, come il furtarello e il danneggiamento dell'autovettura: una crescita evidente ed esponenziale di queste tipologie di reato, connessa sostanzialmente alla presenza degli stranieri, che certamente non è stata voluta da questa amministrazione, nè tantomeno dalle forze politiche di questa amministrazione di centrodestra. E questo il rapporto ORIM, non l'assessore Cacucci, lo dimostra a numeri». 

La replica piccata di Daniele Berti non si è fatta attendere: «Sei minuti e mezzo per dire che Legnano Bronx era quando c'era Centinaio e Bornx è ancora adesso, con questa nota polemica sullo straniero secondo me fuoriluogo. La verità è che nessuno di noi riesce a capire se è uno o sono dieci quelli che spaccano i finestrini e che spacciano. Nella notte la città è vuota, anche se mettiamo mille telecamere con l'illuminazione al chiaro di luna non si capisce la gente che viene ripresa. Non mi sembra un circolo virtuoso ma un circolo vizioso».

FRANCO TOSI – Nella seduta consiliare di lunedì 19 novembre si è tornati ad aprire anche il "capitolo" Franco Tosi, con maggioranza e minoranza per una volta d'accordo. Ancora ieri sera, una interrogazione del PD ha riportato alla ribalta la questione, soprattutto in tema di sviluppi urbanistici.

Già d'accordo Federico Amadei, capogruppo dei democratici, e Gianluca Alpoggio, assessore all'urbanistica, su quanto l'area nord sia fondamentale per lo sviluppo della città, si sono trovati sulla stessa linea anche sull'idea di una mozione di indirizzo sul suo sviluppo.

«Sono d'accordo con questa proposta – ha affermato infatti l'assessore Alpoggio rispondendo ad Amadei – discutiamone insieme, ma non si dica che sono stati i tentennamenti dell'amministrazione comunale ad aver creato problemi sull'area».

CULTURA – Sollecitato dal Partito Democratico, l'assessore Franco Colombo ha ricordato i progetti in ambito culturale, iniziando dai laboratori di spettacoli di burattini in Biblioteca, quindi proseguendo con le iniziative al Museo, attraverso un bando regionale. In Giunta, è stata poi deliberata l'installazione di nuove statue, tra cui una già al Leone da Perego, una seconda costuita da tre elementi dell'artista Pomodoro entro il mese di aprile, una terza a carattere permanente al Castello a cura di Mimmo Paladino.

Per quanto concerne la Fondazione Cultura, è stata definita una "idea vincente, per semplificare l'allestimento e la gestione delle mostre", ma anche dalla non facile costituzione. L'assessore ha asssicurato che, quando "saremo al di là della sola idea, coinvolgeremo sicuramente l'intero consiglio comunale". 

Ma la novità assoluta riguarda ancora Palazzo Leone da Perego. Qui, infatti, probabimente dal 15 dicembre, verrà esposta una statuta bronzea dedicata a Papa Paolo VI, per la prima volta fuori dai Musei Vaticani

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 20 Novembre 2018
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