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Migranti, ad un anno dalla firma del protocollo nessun arrivo a San Giorgio

La Lega torna sul tema dell'accoglienza con un'interrogazione presentata durante la seduta consiliare di giovedì 19 luglio

Ad un anno dalla sottoscrizione del protocollo per l'accoglienza equilibrata, sostenibile e diffusa, nessun richiedente asilo è arrivato a San Giorgio su Legnano e non ci sono notizie su eventuali arrivi da qui al 31 dicembre prossimo.

A tornare sul tema dell'accoglienza per chiedere informazioni su questo ed altri punti è stata la Lega sangiorgese, che durante la seduta consiliare di giovedì 19 luglio ha presentato un'interrogazione ad hoc, finalizzata a conoscere «quali soluzioni valide e concrete siano state ad oggi adottate al fine di dare seguito ai contenuti del protocollo SPRAR, quali siano le associazioni del terzo settore coinvolte nel sopracitato protocollo, quanti immigrati clandestini, e/o profughi, e/o migranti siano ad oggi ospitati sul territorio comunale in attuazione del suddetto protocollo, quali siano le strutture predisposte e la loro localizzazione, quali siano le presenze previste sul territorio entro il prossimo 31 dicembre, se e quali accordi siano stati sottoscritti con le associazioni del terzo settore coinvolte nel protocollo, se e quali accordi siano stati sottoscritti con la Prefettura per garantire condizioni di controllo e sicurezza circa la presenza dei cosiddetti immigrati clandestini e/o profughi e/o migranti».

La scelta dell'amministrazione guidata da Walter Cecchin era stata quella di posizionarsi sull'accoglienza di secondo livello, e quindi ad arrivare in paese sarebbero state persone già riconosciute come rifugiati, in procinto di intraprendere un percorso di accoglienza ed integrazione. L'unico passo concreto attualmente intrapreso in questa direzione, al momento, è la sottoscrizione di «una lettera di intenti con il comune di Rescaldina nel ruolo di comuni capofila, per individuare il soggetto gestore del progetto di accoglienza SPRAR». Sul territorio comunale, peraltro, non è stata individuata «nessuna struttura idonea, nè di proprietà comunale, nè di privati cittadini», così come non sono stati sottoscritti accordi con associazioni del terzo settore. 

Lo scontro, però, si è aperto sul tema di eventuali accordi sottoscritti con la Prefettura. Non basta, per la Lega, l'apposita clausola contenuta nel protocollo: il Carroccio avrebbe voluto vedere anche la giunta "targata" Vivere San Giorgio al tavolo insieme ad altri 42 comuni di Città Metropolitana per la firma del protocollo per il Controllo del Vicinato, i cui "negoziati" sono iniziati lo scorso 24 aprile.  

«La Prefettura ha mandato ad alcuni comuni una scheda di adesione relativamente al protocollo per il Controllo del Vicinato, che a San Giorgio è attivo da circa due anni – ha chiarito il sindaco Cecchin, pur invitando l'opposizione alla presentazione di un'interrogazione ad hoc per affrontare il tema –. Per partecipare al protocollo, però, è sufficiente mandare la richiesta di adesione: quello che si è svolto lo scorso giovedì 12 luglio in Prefettura è un atto formale che non preclude nulla».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 20 Luglio 2018
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